Prima dose al 28,1% dei comaschi
E ora tutti i “fragili” possono prenotarsi

Ora tocca alle persone con patologia, oltre i 16 anni - Vaccinati 145mila comaschi di cui 56mila con il richiamo - Record a Dizzasco: siero al 51% dei residenti. Sei Comuni sotto il 20%

La platea di chi si può vaccinare si è aperta anche alle persone fragili tra i 16 e 49 anni. Questo significa che tutti coloro che hanno esenzioni per patologie (malattie respiratorie, cardiocirolatorie, diabete o altre endocrinopatie, malattie autoimmuni, immunodeficienze primitive,patologia oncologica, hiv, insufficienza renale, patologie renali, ipertensione arteriosa, malattia epatica, malattie cerebrovascolari) dai 16 anni in su potranno richiedere l’appuntamento per la prima dose e si vanno quindi ad aggiungere a tutti gli over 60, ai disabili gravi e agli estremante vulnerabili.

Finora nel Comasco hanno ricevuto la prima dose di uno dei farmaci anti Covid 56.323 persone, pari cioè al 28,1% della cosiddetta popolazione target (esclusi gli under 16). In numeri assoluti significa 145.088 persone. I completamente immuni, coloro cioè che hanno già fatto anche il richiamo, sono 56.323.

Analizzando i dati Comune per Comune, tra i centri più grossi il capoluogo è al 34,19% (pari a 24.799 su 72.543), seguito da Erba con il 30,5%. Olgiate è al 27,80% seguito da Cantù al 26,81%. Peggio Mariano Comense che si ferma al 24,35% (5.235 prime dosi su una popolazione target di 21.486).

La forbice, in ogni caso è molto varia. Il record assoluto spetta a Dizzasco, dove uno su due ha ricevuto una dose di vaccino. Certo, si parla di 192 persone su 662, ma il confronto sulle percentuali in rapporto alla popolazione è un dato assolutamente oggettivo e confrontabile. In totale sono 15 i Comuni con un dato superiore al 35%: da Alta Valle Inter a Centro Valle Intelvi, da Bellagio a Cerano e ancora da Menaggio ad Argegno, da Sala Comacina a Schignano, da Colonno a Ponna.

I Comuni al di sotto della soglia del 25% ci sono 41 Comuni lariani e sei hanno un dato inferiore addirittura al 20%. Il più basso in assoluto (ma incide il fatto che sia una enclave in territorio svizzero) è Campione d’italia con appena il 12,5%. Male anche Zelbio con appena il 16,56% di prime dosi somministrate: 25 su un target di 151. Sotto la soglia anche Corrido (il 19,11%), Limido Comasco con appena il 16,91% (531 su 3.141). Rodero è a quota 18,52 mentre Val Rezzo al 19,7%.

Spulciando la mappa dei Comuni, che viene aggiornata quotidianamente dalla Regione Lombardia (i dati si riferiscono alle ore 23 del 1 maggio) si vede che tra i Comuni popolosi Fino Mornasco è al 24,4%, Mozzate al 23,42%. La fascia di cintura vede San Fermo al 32,8%, Lipomo al 34,67% e Grandate al 32%, quindi tutti oltre la soglia media provinciale.

Confrontando i dati a livello provinciale al primo posto in Lombardia c’è Cremona con il 33,75%, seguita da Lecco con il 30,43%, Bergamo con il 30,39% e Pavia con il 30,03%. Brescia è al 29,27% e ancora Sondrio al 28,95, tallonata da Como al 28,17%. Il Lario si piazza quindi a metà classifica e ha quindi recuperato lo svantaggio dei mesi scorsi. Seguono Milano con il 26,75%, Varese con il 26,43% e Mantova con il 26,2%. Chiudono Lodi con il 25,84% e Monza Brianza con il 25,79%.

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