Quattro mesi d’attesa per le visite d’invalidità a Como e medici senza paga

Sanità Pazienti davanti alla commissione in 120 giorni. Dottori più oberati e da gennaio retribuzioni in ritardo. L’Asst: «Riorganizzazione interna e altre incombenze»

Como

I tempi per le pratiche per l’invalidità si allungano: i giorni di attesa sono passati da 90 a 120 e i medici delle commissioni che si occupano di queste richieste sono senza paga da gennaio.

Domande in aumento

Prima della scorsa estate le domande all’attenzione della commissione invalidi venivano smaltite in poco più di due mesi, circa 70 giorni. In breve tempo però si è arrivati a superare i 90 giorni, i tre mesi massimi previsti dalla legge. A gennaio 2025, in media, per la visita ci volevano 99 giorni. Adesso, invece, diversi cittadini segnalano e gli stessi medici delle commissioni confermano che la coda arriva fino a 120 giorni, ovvero quattro mesi.

«La domanda risulta correttamente inoltrata, a metà febbraio – racconta una cittadina, Claudia Cantaluppi –, ma non riusciamo ad avere indicazioni, appuntamenti o una data di massima per la visita». Giovanni L’Ala, medico e presidente della commissione conferma che «di recente le cose stanno peggiorando: le domande sono aumentate e noi siamo sempre meno».

Più di uno i fattori che hanno portato le commissioni a essere sovraccariche

La situazione in altre province vicine non è dissimile. I fattori che hanno portato a questo punto della storia è che da agosto 2024 le commissioni di invalidità - che tra l’altro a Como sono sempre più accentrate in città - devono prendere in esame anche le richieste per i minori, utili ad esempio per le certificazioni scolastiche. A questo si aggiunge il fatto che occorre offrire una corsia preferenziale alle domande per i casi oncologici, che in effetti vengono sbrigate in tempi più rapidi, pari anche a pochi giorni. L’Asst Lariana, ente competente da qualche anno per conto dell’Inps, ha già spiegato che le richieste, in particolare per la legge 104, sono cresciute in maniera molto significativa con la popolazione sempre più anziana e un numero di domande difficile da gestire . Da 12.317 casi trattati in 673 sedute nel 2023 le visite sono salite nel 2024 a quota 13.155. Si aggiungano i minorenni valutati, 701 la scorsa estate e i casi oncologici, 2337 nel 2023 e 2485 nel 2024.

Dall’inizio dell’anno è sorto però un problema assai pratico: i commissari, nominati dall’Associazione nazionale medici di invalidità civile, non vengono pagati da gennaio. I presidenti delle commissioni hanno sì ricevuto il gettone, ma solo di recente e fino a marzo, dopo aver protestato anche per vie formali.

Diffide e pec di protesta

L’Asst: «Problemi in via di risoluzione»

Lo stesso problema, che coinvolge una trentina di dottori, riguarda anche i medici incaricati di accertare i decessi (sette su tutto il territorio). L’Asst Lariana spiega che «i problemi relativi ai pagamenti sono in via di risoluzione». Le ragioni del rallentamento sarebbero legate a una riorganizzazione in corso all’interno dell’ospedale. Nonostante le rassicurazioni, tuttavia, i medici hanno già fatto partire diffide e pec.

Ai cittadini che lamentano i tempi di attesa sempre più lunghi invece l’Asst spiega che «pur comprendendo le difficoltà legate ad ogni caso, si ricorda che il riconoscimento dei benefici, in particolare per quanto riguarda l’invalidità, decorre dalla data di presentazione della domanda e non dalla data in cui si riunisce poi la commissione». Si sottolinea, infine, che alle commissioni per gli invalidi civili, si aggiungono quelle per l’accertamento della sussistenza dei requisiti fisici e psichici per il rilascio, la conferma e la revisione delle patenti speciali di guida e le patenti nautiche (171 sedute nel 2024), definite dall’Asst «un’ulteriore incombenza».

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