Rami e tronchi, l lago “scompare” sotto tonnellate di detriti

L’allarme Proseguono a fatica le operazioni di pulizia sulle acque del primo bacino - Il battello “spazzino” non regge il peso del materiale

Tonnellate e tonnellate di rami, tronchi, in qualche caso alberi interi, detriti e anche rifiuti hanno letteralmente invaso tutta la fascia a lago da piazza Cavour all’hangar e che richiederanno diversi giorni per essere rimosse.

Nei giorni scorsi il Tivano aveva migliorato la situazione davanti all’Aero Club (che resta in ogni caso chiuso poiché è impossibile far decollare o atterrare gli idrovolanti fra i tronchi), ma le ultime ondate di maltempo (compreso l’ennesimo nubifragio tra venerdì e sabato) hanno trasportato a ridosso del lungolago altro materiale.

Anche ieri mattina tra piazza Cavour e i giardini era al lavoro una maxi piattaforma galleggiante con una piccola ruspa che raccoglieva il materiale che dovrà poi essere essere raccolto. Il battello spazzino (in uso al Comune dalla Provincia grazie a un accordo ponte per lo stato di emergenza in quanto la convenzione era scaduta a fine giugno) esce, ma la quantità di materiale presente è molto importante e, fra l’altro, il mezzo non regge pesi importanti come quelli di alberi quasi interi. Da Villa Saporiti, come aveva spiegato nei giorni scorsi il presidente Fiorenzo Bongiasca, hanno dato la disponibilità a mettere a disposizione del Comune anche il battello più grande, ma da quello che si vede è stata preferita la scelta del pontone, giudicata più veloce. Dalle 12 di venerdì e per l’intera giornata di sabato il punto di raccolta davanti all’hangar è stato sospeso a causa delle disposizioni delle forze dell’ordine per l’ordine pubblico di Como-Cremonese. Gli ultimi camion sono partiti carichi poco prima dello stop.

Le operazioni con un importante dispiegamento di mezzi riprenderanno all’hangar da questa mattina: il materiale viene raccolto, messo sui camion con i cassoni integrati e trasportato nei centri di ritiro oppure, come previsto dal Comune, stoccato a Muggiò (nell’area del Luna park) in attesa che le discariche diano l’ok per il conferimento. Vale la pena precisare che il materiale viene configurato come rifiuto particolare che richiede procedure di smaltimento ad hoc. «Il materiale raccolto dal battello – avevano spiegato nei giorni scorsi da Aprica, la società che ha l’appalto rifiuti del Comune - continua a essere conferito regolarmente presso l’impianto di recupero, che garantisce la piena operatività delle attività di trattamento e valorizzazione dei rifiuti».

Da domani si dovrebbe ripartire proprio dalla zona davanti all’Aero Club con l’obiettivo di andare a liberarla il prima possibile, ma interventi sono necessari anche nei porti e a ridosso di piazza Cavour dove, nell’insenatura ricavata nella passeggiata che richiama l’antico porto sono andati a depositarsi quintali e quintali di rifiuti. I tronchi stanno creando problemi anche alla Navigazione con la sospensione delle corse veloci e di altri battelli a causa di problemi alle eliche.

Per quanto riguarda i costi, nella Tari che tutti i comaschi (e non solo, in quanto il prelievo è valido in tutta Italia) pagano c’è una voce, pari a un contributo di dieci centesimi per la “copertura costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati”. In casi straordinari ed emergenziali come quello attuale, simile come numeri a quello del 2021, il Comune provvede poi a rendicontare tutte le spese extra sostenute per la raccolta e lo smaltimento di rami, tronchi, eccetera, che vengono poi trasmessi alla Regione per il relativo rimborso degli importi anticipati dall’Ente locale.

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