Rapinese: «A don Giusto mai affidati minori». Ma nel 2023 stanziati 170mila euro

La polemica Il sindaco: «Mai avuto bisogno di lui». Ma i documenti smentiscono le sue parole Per 22 mesi dopo l’insediamento il Comune ha affidato gli stranieri under 18 alla parrocchia

Il Comune di Como, quando già era amministrato da Alessandro Rapinese, ha approvato e firmato un accordo di partenariato con la Parrocchia di Rebbio per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati da 170mila euro. E tra agosto 2022 e marzo 2024 ha inviato alla parrocchia di don Giusto Della Valle decine e decine di minori. È quanto emerge dalla lettura dei documenti ufficiali firmati dai dirigenti del Comune di Como e che, nei fatti, contraddicono le parole del primo cittadino nella consueta diretta a Etv: «Io, sicuramente, dal parroco di Rebbio non ho bisogno niente. Non uno (intendendo minori non accompagnati ndr) è passato da lì perché non ne ha i requisiti e le mie cooperative sono dieci volte meglio dell’accoglienza che viene fatta lì».

La cronistoria

La Provincia ha potuto visionare decine e decine di documenti che, in realtà, raccontano come fino ad almeno la metà di marzo 2024 i Servizi sociali di Palazzo Cernezzi (direttamente o per il tramite del Consorzio Unison incaricato dal Comune di Como della gestione dei minori stranieri non accompagnati) hanno utilizzato spesso e volentieri l’ospitalità offerta da Don Giusto e dai suoi volontari, per far fronte all’emergenza dei tanti giovanissimi che arrivavano a Como. Ripercorriamo le date. La sera del 29 giugno 2022 Rapinese fa il suo ingresso a Palazzo Cernezzi come sindaco eletto della città. Prima del suo insediamento, già da qualche mese, il settore Servizi sociali si rivolgeva a don Giusto per chiedere ospitalità per i minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio comunale. Prassi che non cambierà da lì ai successivi 22 mesi, quando effettivamente - anche in conseguenza dell’arrivo dell’attuale questore, che cambiò la gestione dell’emergenza minori stranieri - il supporto della parrocchia di Rebbio finì.

I documenti visionati da La Provincia raccontano come l’arrivo dell’attuale sindaco non ha cambiato quella prassi. Ad esempio nel mese di agosto 2022 si trovano numerosi arrivi, presso la casa parrocchiale di don Giusto, di minori stranieri non accompagnati, portati dalla Polizia «come disposto - si legge su quei documenti - dai Servizi sociali del Comune di Como».

La convenzione

Sarà firmato dieci mesi dopo l’insediamento di Rapinese, invece, il partenariato tra Comune di Como e Rebbio Solidale per la «gestione di pronta e prima accoglienza» dei minori stranieri. Il valore dell’accordo è di 170.640 euro, risorse impegnate come “Contributi a istituzioni private” del bilancio comunale 2023 attraverso l’impegno di spesa n.847,

Il patto di accreditamento è stato siglato per una durata fino a tutto il 31 dicembre 2023, con possibilità di proroga fino alla fine di quest’anno. In effetti, però, dopo il dicembre 2023 l’accordo non viene più rinnovato e gli ultimi due minori affidati in base al partenariato usciranno da Rebbio entro la prima metà di gennaio 2024. Ma ancora, fino a metà marzo, la Polizia è stato costretta ad affidarsi a don Giusto «come disposto dai Servizi sociali del Comune di Como» per altre decine di minori.

Attualmente, a Rebbio (e ormai da parecchi mesi) non vi è più alcun minore non accompagnato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA