Rapinese sfratta anche il Palio del Baradello

Comune di Como Via dal magazzino di via Giussani. Tra i figuranti anche due assessori della sua giunta

Il Comune sfratta il Palio dai magazzini di Rebbio, gli organizzatori devono trovare in fretta un deposito per ariete, castello e carroccio. Con una comunicazione lampo l’amministrazione comunale ha chiesto ai promotori della tradizionale manifestazione cittadina di liberare gli spazi utilizzati nei magazzini di via Giussani. Sotto alle scuole elementari Palazzo Cernezzi deve infatti riqualificare i vecchi archivi per razionalizzare i vari depositi cartacei sparsi per la città. Si tratta di un progetto noto, già annunciato e per il quale sono stati stanziati ben due milioni di euro. Nelle scorse settimane degli operai hanno portato all’ingresso delle scuole materiali e ponteggi, l’ufficio tecnico ha già effettuato dei sopralluoghi nella abitazione del custode che funzionerà da reception con un sistema informatizzato per accedere ai documenti.

Fatto sta che gli organizzatori del Palio, così raccontano, entro pochi giorni devono pensare ad una diversa soluzione, si parla di una settimana. Ieri sera alcuni rappresentanti del direttivo si sono riuniti per fare il punto. È aperto il dialogo con alcuni membri della giunta da sempre sostenitori della manifestazione. Su tutti l’assessore alla Cultura Enrico Colombo, ma alle sfilate partecipa anche la vice sindaco Nicoletta Roperto, tra i figuranti è sempre presente anche l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Quagliarini.

In base ai passati e assai datati accordi tra il Palio e Palazzo Cernezzi non era stato previsto un contratto d’affitto per l’uso del magazzino di via Giussani. Ora l’amministrazione comunale preferisce che l’associazione liberi i locali, quindi presenti una domanda formale e nel caso partecipi ad un bando per ricevere altri spazi pubblici. Solo che gli organizzatori devono riuscire prima a piazzare delle attrezzature anche molto voluminose. Per esempio il grande ariete usato durante le rappresentazioni, il carroccio, oppure il castello che veniva montato a Villa Erba. Ma in via Giussani gli amici del Palio conservano anche tutte le stoviglie e la strumentazione utile ad allestire la famosa cena medioevale sotto al Broletto. Un patrimonio importante che non può certo andare perduto.

La sede operativa dell’associazione in via Badone non basta a contenere tutti questi materiali. Si può cercare di sistemare alcuni scatoloni, di buttare le cose più datate e superflue. Ma occorre cercare un riparo diverso e possibilmente economico se non gratuito perché difficilmente il Palio può permettersi di pagare affitti da libero mercato.

Tra gli organizzatori si respira un po’ di preoccupazione, sono partite tante telefonate presso privati, enti e associazioni per chiedere un aiuto anche soltanto temporaneo. I volontari stanno anche pensando di chiedere sostegno a qualche industria comasca, magari del distretto tessile, che abbia a disposizione dei capannoni. Volendo comunque mantenere aperto il confronto con il Comune, con gli assessori citati e con il sindaco Alessandro Rapinese, per trovare un altro deposito a giorni.

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