Rapinese, che autogol: sui posteggi lo scaricano anche i suoi elettori

Il caso C’è chi ricorda la “protesta dei lumini” che il sindaco capeggiò contro la nuova Ztl ma anche per chiedere più parcheggi: «Togliere spazi per la sosta? Una scelta disastrosa»

Sui parcheggi un pezzo dell’elettorato della maggioranza vacilla. La cancellazione degli stalli gialli per residenti, l’aumento delle tariffe per la sosta, il trasferimento negli autosili esterni, sono tutte scelte che non piacciono a una parte dei sostenitori dell’attuale maggioranza.

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Tolti 45 parcheggi gialli dalla città murata, ai 140 assegnatari degli stalli che abitano in centro è stato proposto di lasciare la macchina in via Auguadri alle stesse condizioni economiche. Soltanto 11 persone hanno però dato la loro disponibilità. Dunque per conto del Comune Csu deve ora procedere d’ufficio; gli ultimi cittadini estratti al sorteggio di ottobre per assegnare gli stalli gialli verranno trasferiti in automatico. Sempre Csu è pronta a pubblicare un bando per destinare ai residenti cento posti all’autosilo ora liberati e altri 62 in via Aldo Moro. Questa rivoluzione della sosta in centro, con meno posti gialli, un aumento delle tariffe e il taglio degli abbonamenti di via Auguadri, ha irritato molti cittadini da sempre vicini al sindaco Alessandro Rapinese. Contattando il giornale, hanno espresso risentimento anche alcuni sostenitori della candidatura dell’attuale primo cittadino, alcuni anche scesi in piazza alla famosa “protesta dei lumini”.

Durante il mandato di Mario Lucini la protesta era nata dal centro contro l’allargamento della Ztl – spiega Ada Mantovani, storica consigliere del gruppo Rapinese poi fuoriuscita nel 2019 –. I lumini del cimitero accesi sotto a Palazzo Cernezzi chiedevano anche la salvaguardia dei parcheggi in città murata e d’attorno. Quella gente chiedeva alternative, senza parcheggi abitare nel cuore del Como diventa impossibile. A meno di cambiare casa e trasformare gli appartamenti in bed and breakfast. La proposta ora prospettata, andare a parcheggiare in via Auguadri spostando gli abbonati dell’autosilo al multipiano Val Mulini, a me pare assolutamente inadeguata». I residenti con il posto giallo hanno un contratto ancora in essere, secondo Mantovani serviva almeno «un confronto e una analisi più approfondita e condivisa». Questa tematica, sempre a parere dell’ex consigliere, tocca nel vivo una fetta di comaschi che abitano in centro, compresi quei negozianti da sempre accanto a Rapinese.

«Sicuramente sì, io direi che ormai c’è uno scollamento – commenta Enrico Butti, titolare dei negozi di scarpe ed elettore dell’attuale maggioranza – Togliere i parcheggi dal centro per me è una scelta disastrosa, è l’esatto contrario rispetto a quanto promesso. Bisognava almeno aspettare di avere soluzioni, delle alternative già concrete, penso ai famosi mille posti in Ticosa. Sinceramente non riesco a capire. Già parcheggiare attorno alla città murata è difficile, così si va a colpire parte dei sostenitori di questa nuova giunta, in cui è sempre più difficile riconoscersi».

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