Resistono i ciliegi di via XX Settembre. Il sindaco insiste, oggi cittadini in piazza

Il caso Altre proteste contro l’abbattimento delle piante, con la petizione arrivata a 4.500 firme. Rapinese: «I peri in via Aldo Moro vanno bene e qui invece no? Pazzi». Il comitato: «Vediamoci»

I ciliegi di via XX Settembre, dopo cinque giorni di presidio a partire dalle 7 di mattina sono ancora al loro posto e anche nella vicina via Aldo Moro (per ora) non è stato tagliato alcun albero, ma i giardinieri sono intervenuti negli spazi vuoti sistemando il terreno e piantando i peri cinesi “Chanticleer”. E nei prossimi giorni proseguiranno proprio su via Moro, dove le piante sono in condizioni peggiori e per le quali non è in atto il braccio di ferro con residenti (e non solo) che da lunedì scorso protestano “fisicamente” in via Venti Settembre per chiedere di mantenere i ciliegi dai fiori rosa.

Quinto giorno

Anche ieri mattina (con la neve) erano presenti la referente del comitato Giorgia Merlini (sua nonna, una settantina di anni fa, si era spesa con il Comune per far piantare gli alberi di ciliegio giapponese), ma anche Nadia Fusetti (che ha lanciato la petizione on line che ha superato le 4.500 firme), alcuni cittadini, oltre al consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi e al coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alessandro Nardone, che fin dal primo giorno hanno sostenuto la protesta stando personalmente in strada.

Per oggi pomeriggio alle 15 è previsto un ritrovo di cittadini in piazza Vittoria per ribadire il no al taglio di tutti i ciliegi e per sostenere che le ripiantumazioni vengano fatte con la stessa tipologia di piante. «In pochi giorni – spiegano Merlini e Fusetti - oltre 4mila cittadini hanno firmato, presidiato, dialogato e chiesto ascolto all’amministrazione per esprimere contrarietà al taglio dei ciliegi di via XX Settembre. La sospensione del taglio, previsto per il 17 novembre scorso ma rinviato a seguito di una pacifica e spontanea riunione di cittadini presso la via, è stata il segnale di una città che si muove e chiede di essere coinvolta nelle decisioni che, come in questo caso, possono cambiarne il volto». E chiariscono che oggi «sarà un ritrovo pacifico, totalmente indipendente da partiti politici o associazioni: un momento di partecipazione spontanea e civile aperto a tutti».

Sul tema ciliegi il sindaco Alessandro Rapinese da Nanchino (dove è in viaggio istituzionale) è intervenuto in un video (lo stesso delle scuse alle “tabaccaie valtellinesi”): «Sui peri e sui ciliegi, se un agronomo di estrema qualità ci dice di fare una cosa, a me dei peri dei ciliegi, del mango, del caco, non importa. Con tutte le cose che ha fare il sindaco di Como, l’ultima della quale sono interessato è la qualità delle piante visto che ci sono gli agronomi, gli scienziati delle piante, che di dicono quali siano quelle giuste. Poi mi sveglio e scopro che vanno bene i peri in via Aldo Moro ma non in via XX Settembre. Pazzi, pazzi, pazzi».

Rapinese ha aggiunto: «Non è una scelta politica, tutti i ciliegi sono morti in via Venti. Il sindaco del pero o del ciliegio se ne strafrega per il semplice fatto che ci sono gli agronomi che fanno quello di mestiere».

La replica

Parole a cui Merlini ieri ha replicato invitandolo in strada con loro o oggi in piazza Vittoria: «Lo invito volentieri poiché, nonostante i toni si siano alzati in modo esagerato, siamo convinti che si possano intavolare confronti con l’amministrazione che, a nostro avviso, non dovrebbe trascurare un malcontento che oggettivamente c’è. Non stiamo chiedendo la luna, ma che il viale sia anche in futuro quello che è sempre stato, il viale dei ciliegi poiché parliamo di una tradizione che unisce più generazioni». Sul punto è intervenuta nuovamente Elisabetta Patelli (Europa Verde) spiegando che a differenza di via Moro «in via XX Settembre i ciliegi rappresentano un elemento ambientale, estetico e identitario rilevantissimo che va preservato senza riserve» auspicando di nuovo il dialogo.

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