Rsa, le Giuseppine vogliono crescere: acquistata Villa Fulvia come nuova sede

Case di riposo L’obiettivo è ingrandire la residenza per anziani, c’è già l’ok dell’Ats. Nella struttura di via Borgovico ci sono oggi 75 posti, l’obiettivo è il raddoppio

Como

Le Giuseppine hanno acquistato Villa Fulvia, l’intenzione è ingrandire la residenza per anziani.

L’Ats Insubria ha dato il suo benestare all’acquisizione da parte della cooperativa San Giuseppe, che gestisce in via Borgovico una Rsa da 75 posti letto, della residenza Casa beato Luigi don Guanella di via Cantaluppi, a Lipomo. A cedere il testimone è l’Istituto delle figlie di Santa Maria della divina provvidenza, di Roma.

Niente cambia per gli attuali ospiti, sono 42 i posti a contratto riconosciuti tramite il sistema sanitario regionale in questa sede del don Guanella, per una capacità ricettiva complessiva pari a 55 letti accreditati.

La nuova gestione

La richiesta di subentro, si legge nei documenti appena pubblicati dall’Agenzia per la tutela della salute, risale alla scorsa primavera. Il cambio nella gestione della Rsa avverrà invece formalmente dal mese di ottobre. Tutti gli standard e le garanzie assistenziali sono state assolte e pienamente riconosciute.

La cooperativa San Giuseppe, oltre ad occuparsi di diversi servizi sanitari, per esempio nel campo della salute mentale nel San Martino, gestisce già nel Comasco la Rsa di Arosio, sono altri 112 posti letto, di cui 31 per pazienti affetti da Alzheimer.

È noto che per la nuova acquisizione di Lipomo le Giuseppine abbiano presentato un progetto per riqualificare la restante parte dell’immobile, un edificio molto vasto e non del tutto utilizzato. L’intervento però è ancora da validare e far approvare alle autorità preposte.

Ingrandimento

L’obiettivo del progetto sarebbe l’ingrandimento della residenza per anziani con un aumento dei posti letto complessivi, fino a 150 circa, ribadendo che questo secondo passaggio deve ancora essere avallato.

Sempre nel panorama delle Rsa a Como e dintorni è attesa anche l’apertura di una nuova residenza in via Sirtori. I lavori dopo mesi di attesa, superate le demolizioni delle palazzine a ridosso del centro Cardinal Ferrari, sono iniziati a luglio. Il cantiere, da completare entro il 2027, in attesa delle ultime autorizzazioni, prevede mini alloggi per anziani per circa 90 posti e un polo sanitario con un ambulatorio per i disturbi alimentari. Il centro appartiene al gruppo internazionale Korian, attivo in diversi Paesi nella cura della terza età.

Infine in via Bignanico la Ca’ d’Industria sta portando avanti la costruzione di nove mini alloggi per anziani non autosufficienti, a poca distanza dalla Rsa Le Camelie. In parte finanziati tramite Pnrr i lavori devono concludersi entro fine anno, per poi aprire il servizio nei mesi successivi, non oltre giugno 2026. Verranno così ospitate a canoni più bassi persone in arrivo dai Comuni di Como e limitrofi segnalati dai servizi sociali. Con domotica, telemedicina e la vicina presenza dei sanitari della Ca’ d’Industria questi mini alloggi hanno l’obiettivo di prolungare l’autonomia degli anziani.

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