Sanità, i nuovi vertici lariani promettono: «Puntare sulle persone»

Le voci Stucchi, direttore generale dell’Asst Lariana: «Settore affaticato, ma tanti professionisti di valore». Gioia, alla guida di Ats Insubria: «Sinergia con Varese»

Far ripartire la sanità puntando sul capitale umano, senza contrapposizioni tra Como e Varese. Sono gli auspici rispettivamente di Luca Stucchi, nuovo direttore generale dell’Asst Lariana, e di Salvatore Gioia, appena nominato ai vertici dell’Ats Insubria. Entreranno in servizio da gennaio.

«È una grande opportunità quella che mi è stata offerta in un territorio che conosco, almeno in maniera indiretta – racconta Stucchi, oggi a capo dell’Asl di Imperia – intanto perché sono lecchese e poi perché dalla metà del 2019 sono stato chiamato in Areu a Milano. Con l’Agenzia di emergenza urgenza ho avuto modo di lavorare a Villa Guardia, di apprezzare i colleghi di Como e il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi. Certo avrò bisogno di tempo per capire davvero ciò che occorre fare e prendere le decisioni giuste. Chiedo per questo a tutti pazienza, dovrò ascoltare i professionisti, dialogare e confrontarmi».

La politica

Milanese di origine, cinque figli, Stucchi è di area ciellina. «Sì, anche se penso che in senso politico l’area di Comunione e Liberazione non esiste – risponde il nuovo direttore generale in pectore – Io piuttosto da giovane facevo politica, nella Democrazia cristiana, alla fine degli anni Ottanta. Poi dal 2002 sono entrato in sanità a Lecco, perché per me la sanità è sempre stato un settore affascinante e cruciale. Prima mi occupavo della gestione del personale nel privato. Quindi l’ex presidente della Regione Roberto Formigoni mi ha voluto alla guida degli ospedali di Mantova. Successivamente Roberto Maroni mi ha confermato e la mia esperienza mantovana si è conclusa nel 2018. Sono tornato quindi in Areu da dipendente, ma il direttore dell’agenzia Alberto Zoli mi ha scelto per gestire l’area amministrativa. Ho così vissuto tutto il drammatico periodo della pandemia in prima linea, nella rete dell’emergenza urgenza. Infine il presidente della Liguria Giovanni Toti mi ha chiamato per guidare la Asl 1 di Imperia».

Una lunga carriera, senza rimpianti e con qualche speranza. Oggi però i temi all’ordine del giorno sono le lunghe liste d’attesa, la mancanza di sanitari, problemi che sembrano insormontabili. «La sanità è affaticata – dice Stucchi – non solo dalla pandemia. Il supporto legislativo è vecchio ed andrebbe aggiornato. In parte sta accadendo e in parte dobbiamo lavorarci. Il Covid ci ha lasciato delle ferite, ma anche degli insegnamenti. In particolare credo che siano i professionisti sanitari il vero tesoro dei nostri ospedali. Medici, infermieri e operatori sono un capitale da valorizzare. Per un mestiere difficile che è soprattutto fatto di passione».

Per Salvatore Gioia, in quota Lega, invece si tratta di un ritorno. Per 13 anni ha lavorato nella vecchia Asl di Varese, poi unificata con Como e al Sant’Anna è stato direttore amministrativo. «Speravo in questa nomina e ringrazio per la fiducia che mi è stata data – racconta il nuovo direttore generale dell’Ats Insubria – Lo dico perché sono di Varese e perché conosco molto bene questa realtà. Quanto a Como, al Sant’Anna ho fatto la mia più importante esperienza professionale e ci ho lasciato il cuore. Tutto il territorio ha un grande potenziale. Le difficoltà ci sono, ma ci sono anche tanti valenti colleghi sui quali poter fare affidamento».

Negli ultimi tre anni in particolare la sanità comasca si è sentita lasciata un passo indietro rispetto alla sanità varesina. «Cure e assistenza sono da garantire sempre indipendentemente dai confini amministrativi – ribatte Gioia – il nostro è un servizio nazionale e regionale che non fa distinzioni e credo che le competizioni cittadine siano sterili. Lavoreremo in sinergia, insieme alle forze presenti e alla medicina generale. Questo sarà un faro del mio mandato. L’attuale complicato momento storico tanto più ci ha fatto vedere l’importanza fondamentale di integrare le energie. Como e Varese sono due realtà ricchissime di saperi, ma anche di risorse del terzo settore che sono preziose perché svolgono un lavoro encomiabile. L’unica concorrenza utile è quella che serve a spronare dei miglioramenti». Gioia raccoglie il testimone dal direttore uscente Lucas Maria Gutierrez.

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