Sant’Agostino, pontile affondato: Csu punta a riaprire per l’estate

Como Finito nel dicembre del 2021, aveva subito evidenziato problemi. Tutta la vicenda è in tribunale: perizie entro febbraio oppure un accordo

Il pontile di Sant’Agostino, affondato nell’estate del 2022 è da allora nelle stesse condizioni in attesa che la vertenza legale si cristallizzi con le perizie oppure si arrivi a una transazione. L’obiettivo di Csu, la società interamente partecipata del Comune di Como, è arrivare al ripristino e alla riapertura della struttura utilizzata dai possessori di barche (nel frattempo trasferiti altrove) per l’avvio della prossima stagione estiva.

«Prioritario riattivarlo»

«Csu - precisa il presidente Edoardo Helzel, in carica dal giugno del 2022, successivamente all’esecuzione dei lavori- ha dato avvio alla procedura di accertamento tecnico preventivo che è tuttora in corso allo scopo di accertare giudizialmente le cause dei vizi costruttivi e le relative responsabilità. È stato nominato il consulente tecnico del Tribunale che ha già esperito i primi accertamenti. Il termine per il deposito della perizia è stato fissato per il 25 febbraio 2024. Si tratta purtroppo di accertamenti complessi che devono essere svolti compatibilmente con i tempi giudiziali».

Poi aggiunge: «La nostra priorità è quella di rendere la struttura fruibile il prima possibile; perciò, valuteremo con attenzioni eventuali soluzioni transattive». Questo perché una volta eventualmente raggiunto l’accordo potranno iniziare i lavori di ripristino della struttura, costata 375mila euro e che appena sei mesi dopo l’apertura è affondata inclinandosi di lato. I tentativi di Csu di trovare un accordo tra tutti i diversi attori che si erano occupati, a vario titolo, del cantiere non era stato raggiunto e per questo la vicenda era finita sul tavolo del tribunale.

La storia del pontile è finita più volte al centro delle cronache per i continui ritardi e problemi già in fase di realizzazione. Il completamento, che avrebbe dovuto avvenire per l’estate del 2021 era poi via via slittato in avanti con il calendario e si era arrivati, alla fine, alla consegna con circa sei mesi di ritardo a fronte di un cantiere che, dalle stime fornite dalla stessa società comunale, dovevano durare 60 giorni.

Subito dopo si erano manifestati i primi problemi fino ad arrivare alla rottura dei galleggianti e all’inclinazione del pontile diventato a quel punto inutilizzabile.  Da un anno e mezzo è rimasto nelle stesse condizioni e, oltre a non essere usato dai diportisti (trasferiti a Marina 2) con comunque una perdita di alcuni posti assegnabili da parte di Csu poiché una quota di quelli di Sant’Agostino risulta inagibile.

Anche in consiglio

La questione era arrivata anche in consiglio comunale visti i ritardi (prima) e le grane (poi). Adesso è ancora tutto sui tavoli di avvocati, periti e giudici e la speranza, anche per questioni di immagine (si trova a due passi dal nuovo lungolago) è che venga effettivamente ripristinato entro l’estate.

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