Scomparso da casa da quasi due anni
Ritrovato nella notte in piazza Cavour

Gennaro Formisano, 41 anni, cuoco di Genova non dava più notizie dal giugno 2019 - Di lui si era occupato “Chi l’ha visto?”

È un mistero che schiude altri misteri quello legato al ritrovamento di Gennaro Formisano, 41 anni, cuoco genovese scomparso dalla sua casa niente meno che il 4 giugno del 2019 dopo avere lasciato al padre un biglietto in cui annunciava l’intenzione di raggiungere la Germania.

Gli agenti della volante della polizia lo hanno trovato l’altra notte dalle parti di piazza Cavour, con indosso una strana divisa - parrebbe quella di un carcere danese - e in stato semi confusionale, sia pure in discrete condizioni fisiche. Il ritrovamento è l’epilogo fortunato di un ingarbugliato mistero, forse complicato anche da una forma di disagio psichico più o meno latente, un mistero del quale, la scorsa primavera si erano occupati anche gli inviati della trasmissione “Chi l’ha visto?”, che nel capoluogo ligure avevano raccolto la testimonianza straziante di sua sorella, convinta che Gennaro ancora fosse vivo, sia pure ramingo in qualche angolo d’Europa, solo e senza un centesimo in tasca.

Gli ultimi contatti risalivano addirittura all’autunno 2019, con le ultime, brevissime telefonate. Poi solo silenzi. In un’occasione - ebbe modo di raccontare sempre la sorella davanti alle telecamere di Rai3 - fu possibile localizzarlo tramite il suo smartphone nella Germania nord orientale, nei pressi della cittadina di Neubrandenburg.

Un lume di speranza si accese quando a Genova, all’indirizzo dell’abitazione di papà - che era anche il suo - fu recapitata una lettera che risultò in realtà essere un sollecito di pagamento inoltrato, per il tramite di una società di recupero crediti, dalle ferrovie tedesche. Era il mese di aprile e il sollecito arrivava dalla città di Baden Baden, poco lontano dal confine con la Francia: risultava che Gennaro avesse viaggiato - nel mese di febbraio - su un treno tedesco senza tuttavia avere pagato il biglietto, e che per questo dovesse pagare una multa di 159,46 euro. Purtroppo il sollecito non indicava la tratta né forniva alcun tipo di indicazione utile a localizzare Gennaro.

Ora bisognerà provare a ricostruire cosa sia successo, perché se ne sia andato e dove il cuoco genovese - che già prima di lasciare il padre e la sorella aveva dato qualche segno di irrequietudine - abbia trascorsi questi 20 mesi; e soprattutto se sia vero, come sembra, che sia rientrato in Italia passando nientemeno che dall’aeroporto di Malpensa, dove sarebbe stato segnalato giusto l’altroieri, e ancora - circostanza quest’ultima ancora più misteriosa - se davvero al momento in cui è stato fermato dai poliziotti indossasse una giacca o una felpa recante il simbolo di una struttura carceraria danese. In sé potrebbe non significare nulla, se non che qualcuno potrebbe avergliene fatto dono. Spiegazioni Gennaro non ne avrebbe fornite. La famiglia a Genova è stata subito allertata dalla questura. Un sospiro di sollievo per tutti quelli che in questi mesi non hanno mai smesso di cercarlo.

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