Sedicesimo Natale senza lago: l’ultimo

La grande opera Il cantiere per le paratie era iniziato l’8 gennaio del 2008, ma i primi atti risalgono al 1995. Il 2024 segnerà la conclusione dei lavori: entro febbraio pronta piazza Cavour, il resto a tarda primavera

Quello appena passato è il sedicesimo Natale che i comaschi trascorrono senza il loro lago, o meglio con la passeggiata delimitata da barriere, transenne, gru, chiatte, tubazioni, cavi e materiali vari. Sedici anni senza la possibilità di passeggiare a bordo lago senza e cantieri. Ma sarà, è il caso di dire “finalmente”, l’ultimo. Il 2024 sarà quello che passerà alla storia della città come quello in cui verrà scritta la parola «fine» su una vicenda iniziata “visivamente” l’8 gennaio del 2008 con il posizionamento delle prime palizzate in legno, ma che, a livello burocratico va indietro nel tempo addirittura fino al 1995.

Risale infatti a 29 anni fa il primo progetto approvato dall’amministrazione comunale per la grande opera antiesondazione, poi modificato e andato a gara nel 2004, fino al via al cantiere nel 2008 con l’obiettivo di concluderlo in poco più di tre anni. Da allora la storia è nota ai comaschi: la variante in corso d’opera che portò alla realizzazione nel 2009 del “muro” a cui sono seguiti ritardi e stop, l’abbattimento della barriera di cemento e ancora altri studi e progetti, interventi dell’Autorità nazionale Anticorruzione, ricorsi al Tar e inchieste della magistratura.

Poi la decisione di Regione Lombardia di occuparsi in prima persona di portare a termine l’opera andando a rescindere il contratto con l’impresa che si era aggiudicata l’appalto e ricominciando quasi da zero dal punto di vista burocratico. Il primo luglio del 2020 aveva visto la ripartenza dei lavori con la previsione di concluderli il 27 aprile 2023, dopo 1030 giorni. Imprevisti legati al Covid e difficoltà realizzative che hanno portato a ulteriori modifiche in corsa hanno allungato i tempi (anche l’ultima esondazione ha fatto la sua parte). Tra Sant’Agostino e piazza Cavour l’opera è completa, a fine febbraio sarà consegnata la parte davanti al “salotto buono” e la riapertura totale è prevista per la tarda primavera. Ormai, però, il conto alla rovescia è iniziato. Sedici anni dopo il primo operaio e 29 dal progetto.

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