Cronaca / Como città
Lunedì 12 Maggio 2025
Sfila l’orgoglio degli Alpini comaschi: «Mai più la guerra»
Adunata Almeno 1.200 le penne nere comasche a Biella accompagnate da una cinquantina di sindaci lariani. Il corteo aperto dal pannello floreale realizzato a Griante
«Mai più la guerra, mai più». Almeno milleduecento alpini comaschi hanno animato ieri pomeriggio sotto il sole la sfilata della sezione di Como, guidata dal presidente Adriano Crugnola.
Imponente in quel di Biella il colpo d’occhio dei 107 gagliardetti (su 125) che hanno sfilato per circa 5 chilometri tra due ali di pubblico nonostante la sezione di Como abbia sfilato dopo autentiche corazzate in fatto di partecipanti come le tre sezioni di Brescia e il Berghem de Sass. Circa una cinquantina i sindaci del territorio presenti dietro il vessillo sezionale, con la sfilata aperta dal pannello floreale assemblato dall’alba di ieri dagli alpini di Griante. A rappresentare Villa Saporiti il consigliere Valerio Perroni.
Sfila l’orgoglio degli Alpini comaschi: «Mai più la guerra». Video
Organizzazione perfetta
Tra gli “Amici degli Alpini” ha sfilato anche il consigliere comunale di Como Lorenzo Cantaluppi, mentre la consigliera regionale Gigliola Spelzini secondo tradizione si è aggregata alla fanfara alpina “Alto Lario”. Citazione d’obbligo anche per i tre past president Enrico Gaffuri, Enrico Bianchi e Achille Gregori (citazione estesa al consiglio sezionale) e così per le fanfare alpine di Asso e Olgiate Comasco. Analogo discorso per i cori Ana di Fino Mornasco e Canzo. Insieme al messaggio forte contro la guerra sono risuonate d’attualità le parole del Beato Carlo Gnocchi “Amis ve racumandi la mia baraca”, striscione molto applaudito dal folto pubblico presente a Biella. Per dare un’idea delle presenze che ha registrato la piccola, ma accogliente cittadina piemontese, basti pensare che solo ieri mattina circa 800 pullman hanno raggiunto l’ingresso della città. Biella ha salutato gli alpini con un bilancio ricco sotto tutti i punti di vista, nonostante la polemica politica che ha interessato una canzone del ventennio diffusa da un’attività privata (come ha chiarito la stessa Ana nazionale) venerdì a tarda ora. Polemica che ovviamente nulla a che vedere con la presenza degli alpini comaschi. Biella ha dato prova di grande maturità sotto il profilo organizzativo e così logistico e dei prezzi, nonostante i timori della vigilia. Da ieri già si guarda all’Adunata del 2026 che sarà ospitata da Genova. Per gli alpini di Como ora invece l’attenzione è rivolta all’elezione del presidente nazionale del prossimo 25 maggio, che si prospetta sicuramente frizzante.
I “migliori amici”
Un’ultima annotazione la merita lo striscione “Siamo i migliori amici degli Alpini” e questo perché dietro lo striscione il numero delle presenze è aumentato di anno in anno. Biella ha dimostrato che l’Adunata nazionale può essere interessante anche al di là dei momenti in cui è garantita la copertura Rai (sarebbe interessante garantire un minimo di copertura per i gruppi lombardi, sempre molto qualificati).
Che l’Adunata nazionale sia di grande rilievo per l’indotto cittadino lo dimostra la “gara” serrata tra le città per ospitarla. Biella ha 45mila abitanti contro gli 87mila di Como.
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