Cronaca / Como città
Lunedì 08 Dicembre 2025
Shopping, è sfida. I ticinesi: «Spendete qui
Negozi Un’intera pagina pubblicitaria per convincere i cittadini a fare acquisti restando nei confini cantonali. Lo slogan: «Cambiate prospettiva». Coen, commerciante del Mendrisiotto: «Como è troppo cara, anche i parcheggi»
«Ogni spesa conta per il Ticino». Non poteva certo passare inosservata un’intera pagina pubblicitaria pubblicata ieri dal domenicale che fa capo alla Lega dei Ticinesi “Il Mattino della Domenica”, all’immediata vigilia della festività dell’Immacolata, che nel Cantone di confine coincide con l’apertura straordinaria dei negozi tra le 10 e le 19. Sarà così anche domenica 14 e domenica 21 dicembre dalle 10 alle 18 con il tentativo - neppure troppo velato - del Governo di Bellinzona di favorire gli acquisti entro i confini cantonali, cercando - per quanto possibile - di arginare la corsa alla spesa ed allo shopping oltreconfine.
La situazione
Tentativo che inevitabilmente il franco forte (nei confronti dell’euro) sta in quota parte vanificando. Neppure la franchigia sull’iva degli acquisti effettuati all’estero - portata da 300 a 150 franchi - sta giovando alla causa del commercio ticinese. Questo perché con 150 franchi di spesa o acquisti per ciascuna persona, una famiglia di quattro persone può rientrare in Ticino con 600 franchi di spesa senza oneri aggiuntivi.
«Ogni spesa fatta sul nostro territorio è un investimento nella nostra comunità - si legge sul portale ogni-spesa-conta.ch -. Non si tratta solo di fare acquisti. Significa dare forza alla ristorazione, ai parrucchieri, alle botteghe, ai produttori, ai fornitori locali, all’artigianato, alla logistica e a tutte quelle realtà che rendono il Ticino unico». «Per molto tempo, la nostra attenzione è stata catturata dalle grandi catene oltreconfine - si legge ancora -. Oggi vogliamo proporre un cambio di prospettiva. Spendere sul territorio significa far crescere la nostra economia locale in tutti i suoi ambiti».
E’ chiaro però che queste affermazioni cozzano con la realtà di tutti i giorni, che vede il turismo della spesa e degli acquisti a livello federale (dunque tenendo conto dell’intero territorio svizzero) superare i 10 miliardi di franchi complessivi, polverizzando il precedente primato di 8,5 miliardi di franchi.
La riflessione
«Penso sia il periodo maggiormente indicato per incentivare gli acquisti sul nostro territorio - rimarca Carlo Coen, storico commerciante d’abbigliamento di Chiasso ed ex presidente della Società Commercianti del Mendrisiotto -. Se la gente acquista soprattutto online invece che sostenere le proprie attività commerciali, poi non si deve lamentare se i negozi di prossimità chiudono uno dopo l’altro. Mi riferisco all’online perché Como per quanto concerne il nostro settore - ben altro discorso vale per la spesa nei supermercati e negli ipermercati del vostro territorio - non è più un rivale temibile come lo era prima. Il vostro capoluogo è caro. Sta pagando un pegno importante dopo l’assalto turistico degli ultimi anni».
E conclude: «Cito i parcheggi, tema che ha trattato il vostro giornale. Se vengono paragonati anzi se sono più cari di Monte Carlo e forse anche di New York un motivo ci sarà. Per il nostro settore il commercio online - cito “Shein” - sono diventati i rivali più temuti. Di fatto subiamo una concorrenza planetaria, dove spesso le regole d’ingaggio non vengono rispettate. Il problema è serio. Ben venga tutto ciò che può incentivare gli acquisti in Ticino».
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