Si accende il Natale
«Ma erano meglio
le vecchie edizioni»

La festa Ieri l’accensione dell’albero e delle luminarie Rapinese: «Raccogliamo i frutti della collaborazione»

Il punto di vista è ampiamente condiviso e serpeggia tra le luminarie e sotto l’albero in piazza Duomo, acceso per la prima volta ieri pomeriggio: il Natale a Como è più bello di quello dello scorso anno, ma si potrebbe fare ancora meglio. Come in passato.

Per qualcuno è addirittura una contraddizione in termini: perché la città di Alessandro Volta - una città che peraltro da sempre punta sulla bellezza come fondamentale elemento di attrazione turistica - è così povera di luce nel periodo dell’anno che, più di tutti gli altri, la richiederebbe? Una domanda che in termini più o meno simili si sono posti alcuni cittadini che ieri alle 17 si sono trovati in una piazza Duomo finalmente illuminata a festa.

Luci calde e accoglienti

«La scelta quest’anno è stata orientata verso delle luci calde, accoglienti, armoniche, familiari, proprio come Como» spiega l’assessore agli Eventi, Verde e Marketing Chiara Bodero Maccabeo, che ieri si trovava sotto le fronde - quest’anno verdi, a differenza dell’oro che caratterizzava l’albero del 2022 - insieme al sindaco Alessandro Rapinese. La città è stata “accesa” alle 17, con un breve discorso di Rapinese subito seguito dal coro degli studenti della scuola elementare di via Perti. «Sono assolutamente soddisfatto - ha detto il sindaco - è la seconda edizione di Natale a Como, un Natale diverso dal passato. Sono contento di vedere i frutti della collaborazione che ha portato alla realizzazione di questa edizione del Natale a Como».

Meno soddisfatti invece i commercianti, in testa a tutti Marco Cassina, titolare del negozio Peter Ci, che proprio su piazza Duomo si affaccia, e presidente di Federmoda di Confcommercio: «Le luminarie sono meglio dell’anno scorso, considerando che nel 2022 abbiamo visto un Natale molto diverso da quello cui eravamo abituati qui a Como - spiega - Va dato merito alla Città dei Balocchi di aver dato vita a un format che oggi è ripetuto in molte altre città e che qui a Como aveva raggiunto quasi un limite negativo, da residente devo ammetterlo, per la quantità di gente che attirava in centro città».

Ma la delusione, anche se minore rispetto a quella del Natale dell’anno passato, si fa sentire comunque: «Se si fosse continuato a lasciare spazio alla creatività che aveva dato il via alla Città dei Balocchi, forse oggi avremmo qualcosa di nuovo e saremmo una città innovatrice nell’immagine invernale che propone di sé».

Simile il punto di vista di Samuele Cantaluppi responsabile di Borsalino, negozio che fa angolo tra via Vittorio Emanuele e piazza Duomo: «Non c’è paragone con le edizioni passate e basta guardare altre città, come Lecco, per rendersi conto che si può fare di più. Oggi è entrato in negozio un cliente straniero e mi ha chiesto del mercatino natalizio: i turisti ancora ricordano le luminarie e le casette degli anni passati e tornano a cercarle... ma non le trovano».

Meglio dell’anno scorso

Meno critici, ma non del tutto soddisfatti anche i cittadini: le luci quest’anno sono decisamente più soddisfacenti di quelle del 2022, secondo alcuni genitori dei piccoli cantanti del coro di voci bianche di via Perti, che ieri si sono esibiti diretti dal maestro Cecilia Caselli. Presente per l’occasione anche Alessandro Tessuto presidente di Amici di Como, che si è detto «felice di vedere così tanta gente in piazza Duomo per il via alle feste natalizie e soprattutto così tanti bambini».

L’albero, con le luci di una cada tonalità gialle, le palline rosse e la punta che svetta alta di fronte al Duomo, ha attirato l’attenzione di molti cittadini e turisti che passavano di lì e si sono soffermati a scattare foto.

Meno ammirate invece le luminarie di piazza San Fedele (fiocchi di neve di varie dimensioni e una rappresentazione della Madonna col bambino), di piazza Verdi (note musicali proiettate sul Teatro Sociale e architetture razionaliste insieme a informazioni sulla rassegna di eventi del Natale a Como, che figurano su Palazzo Terragni), così come la cascata di neve proiettata su Porta Torre e circondata da una luce azzurra, che richiama per colori e tonalità le proiezioni di piazza San Fedele.

Luci o non luci, da ieri per le strade di Como l’atmosfera natalizia si respira davvero, anche se la città ha avuto in passato un via vai natalizio più nutrito, che ieri turisti italiani, e in particolare milanesi, hanno ricordato con un po’ di nostalgia. L’accensione dell’albero però, unita all’entusiasmo dei piccoli coristi di via Perti, ha fatto la sua parte nel dare il là alla stagione natalizia, grazie anche alle parole del piccolo Tommaso, sindaco degli studenti di via Perti: «Grazie a tutti di essere venuti: spero che passerete delle ottime feste natalizie».

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