Piscina Sinigaglia, test sulla vasca: «I lavori finiranno il 14 febbraio»

La situazione Secondo le dichiarazioni di Rapinese il ritardo è «minimo rispetto a un’opera che, dopo questo intervento, sarà a posto per trent’anni»

La nuova data di fine lavori alla piscina Sinigaglia «è il 14 febbraio». Lo ha detto il sindaco Alessandro Rapinese sottolineando come il ritardo (era prevista la conclusione del cantiere a novembre) «è comunque minimo rispetto a un’opera che, dopo questo intervento, sarà a posto per trent’anni».

Da quanto emerso il primo intoppo ha riguardato le dimensioni delle tessere del mosaico che andrà a rivestire la vasca: non saranno più di 2 centimetri per lato come quelle attuali, ma di 2,5 centimetri. Questo anche per la facilità di reperimento del materiale. La variazione è stata anche concordata con la Soprintendenza, trattandosi di un bene vincolato dal 1987.

Verifiche prima delle piastrelle

Il secondo motivo che porterà a un allungamento dei tempi è determinato dalla modalità di intervento stabilita nelle ultime settimane. La direzione lavori, per evitare sorprese a posteriori (come tra l’altro già successo in passato con un impianto che con i cantieri non è mai andato troppo d’accordo) ha infatti stabilito, non appena sarà completata la posa della guaina impermeabilizzante, il riempimento della vasca. Una volta piena, la piscina (senza il rivestimento esterno “decorativo”) sarà lasciata ferma per 45 giorni. Nessun ulteriore lavoro nella vasca, ma una sorta di test di tenuta. Questo per verificare eventuali perdite o altri problematiche prima di procedere con l’ultima fase, cioé la posa delle piastrelle. Si vuole infatti evitare di ritrovarsi con la piscina pronta, ma magari con qualche problema scoperto a posteriori e, a quel punto, sarebbe assurdo dover togliere di nuovo le tessere o rischiare che si stacchino in poco tempo.

Dopo lo svuotamento della vasca sarà necessario asciugare perfettamente tutta la struttura interna e, per farlo, verranno utilizzati degli speciali “asciugatori” in grado di accelerare il processo. La guaina deve infatti essere in condizioni tali da garantire il posizionamento telle tesserine in modo tale che aderiscano alla vasca.

Intervento da 860mila euro

«Abbiamo avuto degli imprevisti - ha ammesso il sindaco - ma l’unica cosa che interessa alla giunta è che l’impianto possa riaprire e restare in funzione per 30 anni e non per tre come accaduto in passato». Complessivamente l’intervento dal 860mila euro include il rifacimento completo della vasca e dei mosaici di rivestimento, la messa in sicurezza dei trampolini per i tuffi (inutilizzabili perché fuori norma da anni) oltre alla sistemazione delle coperture e della sauna che era bruciata a causa di un incendio.

L’ultima data annunciata per la fine lavori e segnata in rosso sul calendario è, quindi, il 14 febbraio. Tre mesi dopo il previsto

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