Società sportive e caso bollette: prove di intesa con il Comune

Conti pubblici Incontro con il sindaco, che concede il pagamento a rate. I presidenti: «Vogliamo pagare. Ma si tenga conto dei lavori fatti ai campi»

Le società di calcio dilettantistiche non avranno sconti, ma potranno sfruttare una rateizzazione delle somme dovute al Comune, per il rimborso delle spese sostenute negli anni dall’amministrazione per le utenze. Il braccio di ferro Comune-società continua, ma almeno le parti hanno avuto modo, ieri mattina, di guardarsi negli occhi.

Sindaco irremovibile

Ricevuti dal sindaco Alessandro Rapinese, c’erano i rappresentanti delle società di calcio che sfruttano in regime di concessione i campi “Meroni” di Albate, il campo a 7 di Prestino, quello di via Spartaco e i centri sportivi di Lazzago, Tavernola e Sagnino, vale a dire Albate Hf, Libertas San Bartolomeo, ArditaCittadella, Ardisci&Maslianico, Us Tavernola e Ac Sagnino. Tutte, lo scorso 27 settembre, avevano ricevuto una pec dal settore sport che le invitava a pagare entro un mese gli arretrati di luce, gas e acqua, nonché procedere alla voltura delle utenze.

L’incontro è stato definito «sereno», le società hanno ribadito la volontà di ottemperare alle richieste, ma facendo anche presente che, nel corso degli anni, hanno anche apportato delle migliorie ai centri sportivi, da tutti considerati obsoleti, se non in condizioni a dir poco precarie. E che i nuovi obblighi previsti dalla Riforma dello Sport stanno tenendo in scacco le società stesse.

Un discorso che non ha smosso più di tanto il sindaco – con lui il dirigente dei Lavori pubblici, Luca Noseda, promesso un sopralluogo in tutte le strutture -, che ha ribadito la propria posizione, facendo presente – sorridendo ma non troppo – che alla scadenza delle concessioni non dovranno esserci debiti pendenti, pena l’impossibilità di partecipare nel 2025 alla nuova gara per le assegnazioni.

L’unica concessione è stata la possibilità, data alle società, di rateizzare quanto dovuto. Tutti soddisfatti, o quasi. Perché si parla di cifre consistenti e non sarà una passeggiata far fronte a tutto. Lo schieramento delle società sembra compatto, ma è certo che tra loro ci sia qualche dirigente più agguerrito, che vorrebbe un impegno più concreto del Comune, proprietario degli impianti, nell’ordinaria amministrazione.

Così le società

All’incontro c’era tra gli altri Andrea Anzi, presidente di Albate Hf: «Non ci aspettavamo niente di più di quello che ci è stato detto, come del resto noi non abbiamo mai detto di non voler pagare. Le tempistiche per il rientro ci hanno un po’ colti di sorpresa, perché ci sono questioni irrisolte da anni. Ma la rateizzazione è una soluzione».

Assenet, invece, il Rugby Como, concessionario del “Belvedere” di Camerlata: «Dobbiamo fare alcuni conteggi – ha detto il presidente Michele Cerbo - e parlare con l’amministrazione dei costi sostenuti per gli anticipi già versati per le utenze. Ferma restando la situazione precaria degli impianti sportivi della città, c’è la volontà di pagare quanto dovuto, avendo anche già accantonato delle somme per ogni anno di gestione della società».

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