Sola per cinque giorni, in attesa al pronto soccorso

Sant’Anna Il caso di una signora di 89 anni: «Sono tornata a casa disidratata e con la febbre»

Cinque giorni d’attesa in Pronto soccorso a 89 anni per tornare a casa disidratata e disorientata.

Questa è la testimonianza riportata del professore del liceo Giovio Gianfranco Giudice relativa alla disavventura vissuta dell’anziana madre al Pronto soccorso del Sant’Anna. Il docente si è limitato «alla fredda cronaca, tralasciando ogni considerazione».

«Lunedì scorso mia mamma è caduta per terra semi svenuta per un calo di pressione – racconta il docente tramite Facebook - solo con lei in casa ho chiamato l’ambulanza e l’hanno portata all’ospedale Sant’Anna. Ha il Covid, anche io l’ho preso nuovamente da lei. E così viene portata nel reparto di isolamento. Non porta con sé nulla, non ha un cellulare, è affetta da demenza senile. Nella serata di lunedì il primo medico che ci contatta dice che mia madre non ha alcun problema legato al Covid e il giorno dopo la rimanderanno a casa. Non possiamo andare a prenderla noi essendo positiva, deve essere riportata a casa da un’ambulanza a spese nostre. Bene, prendiamo atto e attendiamo».

La testimonianza del figlio

E invece no, il giorno seguente un altro medico spiega alla famiglia che l’anziana sarebbe stata trasferita in geriatria da negativa per sistemare la terapia per la demenza. Un altro medico ancora il giorno dopo cambia versione e ribadisce che la paziente rientrerà a breve a casa, non appena trovano un’ambulanza. I camici bianchi che si alternano secondo Giudice non si sono lasciati le consegne. «Nel frattempo mia mamma viene sedata perché si agita – continua il professore - ci dice un ulteriore medico. Il giorno successivo nessuna notizia, siamo sempre in attesa dell’ambulanza. Finalmente venerdì mattina un ulteriore medico chiede con tono quasi arrabbiato perché non siamo ancora andati a prendere la mamma. L’ospedale non può più tenerla, la accompagneranno fuori dal reparto e noi la prenderemo, esattamente quello che nei giorni precedenti ci era stato detto essere impossibile». La vicenda finisce con la madre a casa totalmente disorientata dopo quasi cinque giorni passati nel reparto Covid del pronto soccorso. «Era prevedibile nelle sue condizioni – dice Giudice - in ciabatte e con addosso gli stessi vestiti di lunedì, con 38 di febbre e altri sintomi che non aveva». Tramite queste colonne abbiamo già avuto modo di riportare testimonianze simili. Interpellata l’Asst Lariana l’ex azienda ospedaliera invita Giudice a contattare l’ufficio relazioni con il pubblico per avviare un puntuale approfondimento e una verifica interna dell’accaduto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA