Sul Lario sfida Lega-FdI per le regionali. Fermi: «Ma sarà tutta un’altra storia»

Politica I meloniani hanno doppiato il Carroccio alle politiche. Accadrà anche l’anno prossimo? Molinari: «Abbiamo le carte in regola». E Caprani (FI) sulla lite Moratti-Fontana sta con il leghista

Il centrodestra in Regione litiga in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Il vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti (Forza Italia) ha fatto un passo avanti per una sua prossima candidatura e ha creato uno strappo. Con il presidente Attilio Fontana (Lega) intenzionato a ripresentarsi, si lavora a un chiarimento, ma gli animi al Pirellone restano molto tesi. Forte del boom di voti alle politiche, Fratelli d’Italia potrebbe presto far valere il suo peso. Anche nel Comasco il partito guidato da Giorgia Meloni affila le sue armi, FdI è pronto a sfilare qualche poltrona alla Lega.

«Stiamo lavorando per presentare più di una figura di ottima qualità – dice Stefano Molinari, il coordinatore provinciale di FdI – abbiamo di sicuro le carte in regola a livello cittadino e provinciale». Sui nomi le bocche restano cucite, come sulle liti tra la Lega e Moratti. Il parlamentare meloniano Alessio Butti, impegnato nella costruzione del governo nazionale, si limita a un «no comment». L’ex assessore Marco Butti era dato come una figura spendibile per le regionali. Ma FdI potrebbe mandare al Pirellone anche due consiglieri, mentre oggi non ha alcun rappresentante comasco in Regione. La diretta conseguenza è che la corsa nella Lega diventa più serrata. Il sottosegretario Fabrizio Turba è a disposizione: «Pronto a rimettermi al giudizio dei cittadini», dice.

Il presidente del consiglio Alessandro Fermi, passato a metà mandato da Forza Italia alla Lega, dovrebbe correre salvo clamorose sorprese. Fermi è convinto che Fontana meriti sostegno e che Moratti non possa scegliere altre coalizioni: «Mi sorprenderebbe se dovesse scegliere un percorso diverso – dice Fermi - da quello del centrodestra, area politica in cui ha sempre fatto riferimento e che l’ha sempre sostenuta. Le ultime elezioni politiche hanno premiato in particolare la figura di Giorgia Meloni, ma ogni elezione fa storia a sé e le elezioni regionali seguono logiche completamente differenti. Sono sicuro che il buon governo della Lega in Lombardia in questi anni non potrà che essere premiato dagli elettori». E poi c’è Alessandra Locatelli, altra esponente leghista comasca che siede in giunta e che ambisce ad una riconferma come assessore.

Le quotazioni per Forza Italia sono più basse. «Vedremo – ribatte Mauro Caprani, coordinatore provinciale degli azzurri – io penso che Fontana, ingiustamente attaccato per la gestione della pandemia, meriti una conferma. Quanto a Moratti faccio notare che non si è espressa sul voto alla vigilia delle elezioni politiche...». Come a dire che è lontana dal suo partito. Sull’altro fronte per il momento è quasi certa la candidatura di Angelo Orsenigo: «Offro la mia piena disponibilità – dice il consigliere dem – mi piacerebbe lavorare sui tanti temi a cui la Regione non ha dato risposta. Mi rimetto però alle scelte del partito». Il Pd ragiona anche sulle possibili alleanze. Il referente regionale di Azione Nicolò Carretta spiega di essere al lavoro per costruire una proposta, senza negare il dialogo con il Pd, ma chiude assolutamente la porta al M5S. Il M5S (probabile la ricandidatura di Raffaele Erba) dice non di non voler essere «subalterno a nessuno».

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