Sullo skateboard di fianco al tribunale: cinque ragazzi multati dai vigili. L’accusa: «Fate danni». La replica: «Falso»

San Francesco La motivazione: «Danni, molestie e pericolo per i pedoni in transito». Ma loro rispondono: «Mai rovinato nulla, e in città manca un posto dove esercitarci»

Nelle motivazioni scritte sul verbale della Polizia locale si dice che le cinque multe sono state affibbiate perché, utilizzando lo skateboard in largo Spallino, davanti a San Francesco, le persone recavano danni «ai manufatti, creando molestie o pericolo ai pedoni in transito». Ma i cinque ragazzi che hanno ricevuto la sanzione di 50 euro a testa contestano le motivazioni e, rispondendo, dichiarano di essere lì perché «è l’unico posto adatto per fare skateboard», mancando «aree attrezzate a Como».

Le sanzioni sono state inflitte ai giovani, fra cui minorenni, nella serata di martedì. Come tutti i giorni, un gruppo nutrito di persone si è ritrovata di fronte allo spazio Ratti per cimentarsi nelle evoluzioni con la tavola. Probabilmente avvertita da un vicino di casa, è arrivata una pattuglia della Polizia locale e ha multato i ragazzi che si stavano cimentando con lo skate. «Io ho 22 anni - racconta il ventiduenne Paolo Ferrara, uno dei destinatari della sanzione – e vengo qui da quando ne ho 12. Siamo di tutte le età, dai 14 ai 40. È l’unico posto dove possiamo fare skate in città, non ce n’è un altro». E, raccontano gli altri giovani, i luoghi più vicini sarebbero Seregno e Milano: troppo lontani e dispendiosi, specie per chi è minorenne.

San Francesco, abbreviato di solito in “Sanfra”, è dagli anni Novanta il punto di riferimento per generazioni di amanti della tavola. Poi, quando i portici erano occupati dai senzatetto, i giovani non si sono più visti. Salvo poi tornare dopo la pandemia. «Da circa due anni veniamo qui tutti i giorni, tranne quando sono organizzati eventi allo spazio espositivo – aggiunge Ferrara – e continueremo a esserci quotidianamente. Del resto, lo abbiamo detto più volte, in città non ci sono alternative».

I giovani, inoltre, tengono a sottolineare come si prodighino a tenere pulito il posto, piazzando anche un cestino per la spazzatura e pulendo il pavimento con la scopa. «Non abbiamo mai rotto nulla né dato fastidio ai passanti o ai pedoni – conclude il giovane comasco – la richiesta è semplice: a noi serve un posto dove praticare la nostra passione».

Per il regolamento comunale «l’utilizzo di pattini a rotelle, monopattini, skateboards o altri acceleratori di andatura» è consentito «purché non arrechino danno, molestie o pericolo»

Secondo la polizia locale, è stato violato il sesto articolo comma uno bis del regolamento di polizia urbana in cui si dice che è consentito «l’utilizzo di pattini a rotelle, monopattini, skateboards o altri acceleratori di andatura purché non arrechino danno, molestie o pericolo».

La questione non è nuova e più volte, nel corso degli anni, la presenza degli skaters a San Francesco ha fatto storcere il naso ai residenti. Peraltro, è stato anche un argomento trattato in campagna elettorale. A questo proposito, il sindaco Alessandro Rapinese ha messo, fra gli obiettivi del suo programma, la realizzazione di uno skate park in piazza Roma, recintato e chiuso di notte: «Oltre a spostare in luogo più consono rispetto a San Francesco gli skaters comaschi – si legge - sarà gestito, con giudizio e rispetto per il vicinato, da un’associazione di utenti che dovrà curare e tenere pulito il parco interfacciandosi annualmente con l’amministrazione».

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