Svizzera, in aumento i richiedenti asilo: «Italia, rispetta i patti»

La situazione I richiedenti asilo secondo le proiezioni della Confederazione nel 2023 dovrebbero raggiungere quota 27mila

È un appello forte con il conforto dei numeri quello che la Svizzera ha lanciato anche all’Italia sul tema sensibile dei richiedenti asilo, che lo scorso anno nella Confederazione sono stati 24mila e che in base alle previsioni quest’anno dovrebbero essere ben superiori a 27mila, con una previsione di una parte della politica che addirittura li attesta sopra quota 30 mila. L’appello si snoda su due fronti, il primo legato alla ripartenza dell’Accordo di Dublino, sospeso unilateralmente dall’Italia che dunque non riaccoglie più migranti, il secondo legato alla pressione ormai insostenibile con cui sta facendo i conti Chiasso - e così i Municipi di Novazzano e Balerna - dove i richiedenti asilo hanno raggiunto le 600 unità contro i 350 posti ufficialmente disponibili.

Nel mese di giugno 2023 sono state registrate in Svizzera 2.395 domande d’asilo ossia 350 in più che nel mese precedente (+17,1%). Rispetto a giugno 2022 il numero di domande è aumentato di 669 unità. I principali Paesi di provenienza sono la Turchia e l’Afghanistan.

«Perché l’Italia non riattiva l’Accordo di Dublino? - il quesito posto al nostro giornale da Marco Chiesa, presidente nazionale dell’Udc (il partito per antonomasia dai connotati anti-frontalieri) nonché consigliere agli Stati, la Camera “alta” del Parlamento svizzero - Ricordo che la nostra Costituzione già riporta che la Svizzera decide in autonomia i contingenti in tema di immigrazione. C’è grande preoccupazione sia per il “no” dell’Italia a riprendere in capo la quota di migranti che gli spetta in base all’Accordo di Dublino. Sin qui non lo ha fatto. E così lo scorso anno in Svizzera tra libera circolazione, rifugiati ucraini e migranti sono arrivate 180 mila persone. Per questo chiederemo agli elettori di fermare questa crescita di popolazione per evitare che la Confederazione raggiunga i 10 milioni di abitanti. Quanto all’Accordo di Dublino, noi sin qui i patti li abbiamo rispettati al contrario dell’Italia».

Al momento la situazione più difficile si registra tra Chiasso, Novazzano e Balerna dove peraltro i sindaci di questi due ultimi Municipi hanno preso carta e penna e formalizzato il proprio “no” ad ospitare altri 250 richiedenti asilo, come da imprimatur della Segreteria di Stato della Migrazione, che ha individuato in un immobile di Pasture - proprio tra Balerna e Novazzano - la nuova sede per tamponare questa emergenza dai connotati sempre più marcati. «Va cercata un’altra ubicazione per ospitare questi migranti», hanno rimarcato i due sindaci, ricordando che anche il Municipio di Chiasso ha evidenziato con tutta l’enfasi del caso la difficile convivenza tra richiedenti asilo (134 dei quali ospitati a una manciata di metri dalla dogana di Chiasso strada) e residenti.

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