
(Foto di archivio)
La sentenza Confermati in appello i sei anni nei confronti di un giovane nigeriano di cui si sono perse le tracce. Nel 2019 aveva aggredito una ragazza che era riuscita a sfuggirgli e a chiedere aiuto dopo l’arrivo a San Giovanni
Appena salita sul treno numero 25060 che da Lissone conduce a Como San Giovanni, era il pomeriggio del 12 febbraio 2019, si era sentita osservata da un ragazzo che era da solo nel vagone con lei.
Aveva cercato di allontanarsi, senza fare in tempo. Il giovane l’aveva presa alle spalle, l’aveva scaraventata sui sedili, spogliata e infine tentata di stuprare dopo averle strappato le mutandine. La vittima, disperata, non riuscendo a sopraffare il proprio aggressore con la forza, aveva escogitato (con sangue freddo) uno stratagemma. Mentre lui la portava con violenza verso il bagno del vagone, aveva finto di “starci”, assecondandolo. Poi gli aveva fatto credere che non si sarebbe opposta, chiedendo solo di trovare un posto più appartato.
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