Tesoro di Como, la mostra slitta. Se ne riparla la prossima estate

Monete d’oro Ritardi nei lavori alle Orfanelle allungano ancora i tempi. Il dirigente in commissione: «Sala pronta in primavera, poi l’allestimento»

L’ex chiesa delle Orfanelle se tutto va bene verrà consegnata entro la primavera per poi allestire la mostra delle monete romane. Ritrovato nel cantiere sotto all’ex teatro Cressoni nel settembre del 2018 il preziosissimo tesoro attende ancora di essere mostrato ai cittadini e ai turisti. Più volte gli annunci si sono susseguiti e l’inaugurazione dell’esposizione è sempre stata rimandata. Dal ritrovamento sono infatti passati già cinque anni. Stando all’ultimo cronoprogramma, pubblicato anche agli atti del Comune, il termine era stato fissato entro fine anno. Di fatto però i cantieri non sono ancora partiti ed è ormai verosimile che bisognerà attendere la primavera inoltrata, se non la prossima estate.

La situazione

«Alle Orfanelle per un costo di circa 120mila euro sono in corso delle attività propedeutiche – ha spiegato ieri Luca Noseda, dirigente alle Opere pubbliche, alla seconda commissione consiliare – cioè questioni relative alla prevenzione incendi e agli impianti. Poi c’è un secondo progetto, già deliberato dalla giunta, per il quale stiamo predisponendo la progettazione e dovremo poi indire la gara. Purtroppo c’è stato durante l’estate un rallentamento dovuto ai cambi dei codici per cui abbiamo dovuto adeguare tutti i documenti». Questa seconda parte dei lavori costa 500mila euro e riguarda proprio il cuore della mostra tanto attesa dalla città. Che quindi sarà pronta quando? «Io mi occupo del fabbricato – ha così risposto il dirigente alla domanda – servono circa quattro mesi dopo la gara. Ultimati i cantieri dalla primavera potremo consegnare l’involucro, la sala, a chi dovrà allestire la mostra». Dunque ragionevolmente le monete verranno esposte non prima della prossima estate. Siamo quindi di fronte all’ennesimo slittamento dei tempi, dopo l’ultimo che già parlava di inizio 2024. La mostra nel primo progetto firmato dallo studio milanese di architettura Origoni Steiner dovrebbe accompagnare il visitatore già dall’ingresso alla scoperta del tesoro romano. Uno speciale cannocchiale offrirà la possibilità di intravedere subito lo scrigno in pietra ollare dove erano conservate le monete.

Il progetto

Poi ci saranno tre fogli, illustrativi, all’interno di teche trasparenti per svelare passo dopo passo la scoperta archeologica ed arrivare all’ultimo pannello con una cinquantina di monete originali. Pezzi unici al mondo: per esempio la moneta coniata nel 468 d.C. per il consolato dell’imperatore romano Antemio.

Sarà un salto nel passato. La speranza è che la sala delle Orfanelle diventi uno dei luoghi pubblici dedicati alla cultura tra i più visitati della città.

Quanto ai vicini Musei civici sono partiti i lavori di consolidamento che rappresentano il primo passo per il rifacimento complessivo degli stabili. Così è stato spiegato sempre nella commissione consiliare di ieri convocata per fare il punto sui tanti cantieri avviato o in partenza. L’investimento nel caso dei Musei civici è pari a circa cinque milioni di euro.

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