Ticino contro le sigarette elettroniche: da giugno sarà vietato venderle ai minori. Estendereste il divieto anche in Italia?

Svizzera Con il voto del Parlamento introdotto anche il divieto di usarle nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. Siete d’accordo? Fatecelo sapere votando il sondaggio

Il Parlamento del Canton Ticino ha accolto con 79 voti favorevoli e una sola astensione la modifica alla legge “sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario del 18 aprile 1989 concernente l’estensione della protezione dei giovani e del tabagismo passivo alle sigarette elettroniche”.

Il che significa che dopo il voto bulgaro da parte dei gran consiglieri che siedono a Palazzo delle Orsoline le sigarette elettroniche (o con tabacco riscaldato) dal 1° giugno non potranno più essere vendute ai minori di 18 anni sul territorio cantonale. L’utilizzo delle sigarette sarà anche vietato nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. Si tratta, come rimarcato nel dibattito in aula, di una prima a livello svizzero, la cui eco inevitabilmente ha rapidamente valicato i confini federali.

Il relatore in aula del provvedimento, Giorgio Fonio (deputato cantonale de “Il Centro”), ha ribadito quanto già affermato in Commissione Sanità e Sicurezza sociale e cioè che «le sigarette elettroniche rappresentano un pericolo per i giovani. Ne abbiamo parlato a lungo. In particolare, ci sono anche alunni delle elementari che acquistano questa tipologia di sigarette, con tutto ciò che ne consegue. Da qui la nostra decisione di vietarne la vendita».

Da rimarcare che negli anni l’argomento relativo alla classificazione delle sigarette elettroniche è stato affrontato dai singoli Cantoni con modalità diverse una dall’altra nel nome di quel federalismo - anche legislativo - che ha sempre contraddistinto la vicina Confederazione. Un punto fermo è stato messo dal Parlamento federale nell’ottobre di due anni fa, quando è stata approvata la nuova legge sui prodotti del tabacco, che ha disciplinato anche le sigarette elettroniche.

Nel dettaglio, già in quel provvedimento i prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche non potevano essere vendute ai minorenni, con annessa sanzione per chi non osservava le disposizioni federali. Poi però l’ultima parola spettava ai Cantoni ed il Ticino, a un mese e mezzo dalle elezioni cantonali, ha deciso di compiere il primo significativo passo.

Il 13 febbraio dello scorso anno, popolo e Cantoni hanno poi approvato congiuntamente l’iniziativa popolare “Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco”, con annesso divieto della pubblicità per i prodotti del tabacco che raggiunge bambini e adolescenti. Ora altri Cantoni potrebbero seguire l’esempio ticinese.

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