
Cronaca / Como città
Martedì 21 Ottobre 2025
Tra scarichi fognari e schiuma, il Cosia è maleodorante e i residenti protestano
Como Nel torrente si vede ancora schiuma bianca e le rive devono essere ripristinate, dopo l’alluvione, ma i tempi si prospettano lunghi
Schiuma bianca nel Cosia, ancora al lavoro i tecnici di Como Acqua. I tempi per il ripristino di rive e scoli sono lunghi.
Dopo i forti temporali del 22 settembre, quasi un mese fa, lungo via Pannilani, via Rezia, come pure nella piccola via Brenna, i residenti hanno notato l’acqua del torrente diventare schiumosa e biancastra. Miasmi e cattivi odori si sono fatti sentire soprattutto verso sera per settimane. Alle prime segnalazioni, arrivate a Comune, Arpa e ComoAcqua, sono seguiti diversi sopralluoghi. I tecnici e gli operai della società che gestisce il sistema idrico si sono quindi messi al lavoro, con ruspe e macchinari, per sistemare molti tratti del torrente interessati dalle frane. In contemporanea i volontari di Legambiente, risalendo il corso d’acqua a piedi dall’alveo, hanno fotografato e denunciato la presenza di uno scolo rotto, da cui fluiva fognatura, all’altezza della piccola via Paradiso, più in alto. Anche nella zona di Camnago Volta si notava materiale franato, anche non in prossimità del torrente, ma ad esempio al cimitero o nella parte alta della frazione.
Un collettore di Tavernerio
In seguito però i tecnici della Provincia hanno confermato che si tratta di un collettore che scende da sopra, da Tavernerio, un condotto che ha subito uno, forse più danni e che risale sotto a terreni anche boscosi. La rete della fognatura è ampia, ci sono più tubature minori che da Ponzate e Lipomo poi si riallacciano nella zona del Cosia. Ecco perché mappare e controllare tutte le possibili perdite non è facile. Anche ieri le ruspe di Como Acqua, raccontano i residenti, erano al lavoro.
Più in generale il problema investe il rinnovo della rete idrica: semplificando uno o più punti di raccolta, scesa tanta pioggia, non trattengono le acque sporche che dunque fuoriescono e scendono a valle, dal Cosia verso il lago, peggiorandone la qualità delle acque. Individuare, sistemare o dove necessario sostituire è un lavoro che richiede molte uscite e tanti mesi d’impegno. Così dunque il circolo di Como di Legambiente ha chiesto in maniera formale alla società incaricata della gestione della rete idrica e alle autorità locali.
Il comunicato
«Considerato che il fenomeno segnalato continua – si legge nella comunicazione inviata via mail negli scorsi giorni - si chiede urgente riscontro alla nostra richiesta indicando le cause del fenomeno, i punti del collettamento fognario interessato, le modalità di intervento e i tempi previsti. Quanto sta avvenendo sta creando allarme e preoccupazione tra i residenti delle abitazioni adiacenti il torrente».
Sono ormai più di quattro settimane che in diverse giornate nella zona di via Pannilani si avvertono cattivi odori oltre alla schiuma biancastra che scende dal torrente.
Sempre a proposito di tutela dell’ambiente i volontari del Wwf nei giorni scorsi hanno segnalato, più in alto rispetto a Camnago Volta, anche oltre Garzola come pure nella zona di via Per Brunate, terreni franati, danni che evidenziano fragilità e che per l’associazione «hanno un rischio idrogeologico molto alto».
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