Tre ore per prendere il bus per Lezzeno. La rabbia del turista: «Mai più a Como»

Disservizi Dalla Spagna per trascorrere 10 giorni sul lago: «Mezzi troppo pieni e noi a terra». «Un’ora fra una corsa e l’altra e pullman piccoli. Siamo rimasti in piedi per tutto il viaggio»

Ha atteso per tre ore un autobus per Bellagio, ora il turista spagnolo, che pure è innamorato del lago di Como, si chiede stizzito se è il caso di insistere nel scegliere Lezzeno come sua meta estiva. Lo scorso anno ha avuto problemi con l’auto a noleggio, diverse multe per lui, quest’anno ha scelto gli autobus ma gli sono costati qualche disagio di troppo.

Rabbia e frustrazione

Il problema dei trasporti verso i paesi del lago ormai è atavico, visto dall’Italia ha diverse giustificazioni, tra cui la difficoltà nel trovare personale, ma a chi arriva dall’estero restano solo la rabbia e la frustrazione per dei luoghi bellissimi così difficili da raggiungere e collegare. 

La disavventura di Matias Long si concentra tutta nella giornata di mercoledì, quando in arrivo dalla Spagna con la mamma di 63 anni voleva raggiungere Lezzeno per passare una decina di giorni di ferie: «Lo scorso anno sono venuto in Italia noleggiando un’auto ma poi ho preso ben quattro multe: tra Ztl e Pedemontana, oltre al costo della multa c’è anche quello della notifica alla polizia locale da parte della azienda di autonoleggio e a tutt’oggi non ho idea du quanto dovrò pagare, ho già pagato 50 euro per ogni sanzione solo per la notifica. Per questo motivo quest’anno ho deciso di scegliere i mezzi pubblici». 

Mercoledì quindi Long è arrivato in Italia, a Como lago, da dove doveva poi raggiungere Lezzeno: «Volevamo prendere l’autobus delle 12,55 ma purtroppo siamo arrivati tardi di un paio di minuti e l’abbiamo perso. Ci siamo stupiti nello scoprire che l’autobus successivo era dopo un’ora.  Quindi abbiamo deciso di mangiare qualcosa e arrivati alla banchina c’erano già molte persone, alle 13,55 l’autobus era già completamente pieno e il conducente ci ha impedito di salire, ho chiesto quando passava il successivo e mi ha risposto dopo una decina di minuti. In realtà l’autobus successivo era alle 14,55, quindi un’altra ora da aspettare, mi ha chiaramente fatto alterare anche l’informazione errata data dal conducente chiudendomi la porta in faccia».

Sgomitare per salire

Il turista a quel punto era già arrabbiato: «Il bus successivo è arrivato e sulla banchina c’erano già tantissime persone, abbiamo dovuto sgomitare per salire. Alla fine ci siamo riusciti ma siamo rimasti in piedi per tutto il viaggio, mi è dispiaciuto anche che nessuno si sia alzato per far sedere mia madre».

«Quando ero stipato sull’autobus - continua - dopo aver fatto fatica a salire, ho mandato un messaggio ad un’amica italiana dicendo: “Mai più sul Lago di Como”. Poi in realtà mi sono abbastanza tranquillizzato, anche se sono molto dispiaciuto perché basterebbe poco per migliorare il servizio. Ad esempio l’autobus che abbiamo preso era particolarmente piccolo, si poteva tranquillamente mettere un autobus più capiente e sarebbe facile anche aggiungere qualche corsa visto il numero di turisti. Mi dispiace davvero perché questi posti sono molto belli, io faccio il regista di pubblicità e documentari e non posso che apprezzare la bellezza del vostro lago».

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