Ieri un’altra lunga giornata di treni in ritardo: il gelo spacca le rotaie e la circolazione si blocca

Como Ormai è diventato impossibile viaggiare in direzione Milano sulla linea che parte da Chiasso: quattordici i treni saltati o con tratta fatta partire o terminare alla stazione di Camerlata

Niente treni tra Camerlata e Como Lago per mezza giornata e al mattino verso la Svizzera saltano ancora le corse per i frontalieri.

Viaggiare verso Chiasso e verso Milano per i comaschi è diventato quasi impossibile, lavoratori e studenti lasciati a piedi sono costretti a tornare a casa e prendere la macchina. Colpa dei guasti alla rete, colpa dei vecchi treni in panne, tra scioperi e condizioni meteo la vita per i pendolari è davvero dura negli ultimi mesi nonostante gli abbonamenti già pagati a caro prezzo.

La situazione

Ieri mattina l’app di Trenord avvisava che «la circolazione è stata sospesa tra le stazioni di Como Camerlata e Como Lago per consentire lo svolgimento di lavori urgenti». Il motivo è stato un guasto che ha richiesto l’intervento dei tecnici di Ferrovienord. Chiesto conto alle Ferrovie questa volta si è trattato «di una rotaia lesionata a causa del repentino abbassamento delle temperature». Coinvolti circa quattordici treni saltati o fatti partire e arrivare solo a Como Camerlata.

La prima corsa segnalata dall’app è stata quella delle 7.51, da Milano già quella delle 7.13. Ma nella tarda mattina una ulteriore comunicazione circa la «grave criticità» spiegava che ai tecnici al lavoro serviva un più importante impiego di tempo. Nel frattempo c’è stato un altro guasto alla linea per Saronno, a volte sfruttata dai comaschi, che ha creato ritardi anche superiori alla mezz’ora. Dalle 10.35 un bus in teoria ha iniziato a fare la spola tra le due stazioni interrotte, poi dal primo pomeriggio ai viaggiatori che dovevano raggiungere la Svizzera è stato suggerito di andare direttamente in San Giovanni, sull’altra linea, la S11.

Detto che ieri mattina per i frontalieri andare al lavoro a Lugano in treno proprio con la S11 è stato impossibile. C’è stato di fatto un buco tra le sei e le otto tra disagi e disservizi. Il 6.35 ha accumulato un ritardo tale da essere cancellato e il 7.18 verso Locarno non è partito. Unica alternativa la macchina, per fortuna i lavori alle gallerie dell’A9 sono stati sospesi.

Quanto ai treni però è un vero disastro. Disastro che si ripete in maniera simile da giorni. Sempre verso la Svizzera solo mercoledì molte corse sono saltate perché un vecchio treno si è fermato. Il treno più moderno a due piani messo in sostituzione, un Caravaggio, era troppo alto per poter passare norme alla mano dalle gallerie oltre Monte Olimpino. Quindi anche in questo caso la circolazione dei mezzi regionali tra San Giovanni e Chiasso si è interrotta. Con le coincidenze con i Tilo non sempre calcolate e garantite.

Giorgia Meloni a Milano

Ieri a Milano la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana hanno firmato una intesa relativa al fondo di sviluppo e coesione del territorio. Opere importanti, particolare enfasi è stata data ai finanziamenti sui trasporti con l’acquisto di 26 nuovi treni per il servizio ferroviario regionale. Sono 160 milioni di euro in attesa di indire una nuova gara. Intanto però lavoratori e studenti restano inutilmente in attesa sulla banchine, spesso senza nemmeno ricevere informazioni puntuali, per non parlare delle dovute scuse.

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