Cronaca / Como città
Martedì 30 Dicembre 2025
Un geologo studierà i materiali del cumulo di detriti lasciati a Muggiò
Como Massi, rami e fango sono stati trasferiti da corsi d’acqua e strade della città in piazza d’Armi dopo l’alluvione di fine settembre e si trovano ancora lì
Como
Qualcosa si muove per i detriti di piazza D’Armi a Muggiò, depositati a fine settembre dopo l’alluvione che aveva colpito il capoluogo con l’obiettivo di liberare strade e zone dove si sono verificati smottamenti e fuoriuscita di materiale dai corsi d’acqua.
Il Comune ha infatti affidato un incarico a un geologo (Marco Cattaneo) la «caratterizzazione e gestione dei materiali depositati presso l’area di via Sportivi Comaschi» per un corrispettivo di circa 13mila euro. Nel documento firmato dal dirigente del settore Opere pubbliche Luca Noseda viene precisato che «alla data odierna permangono cumuli nell’area (volume complessivo stimato approssimativamente compreso tra 3.500- 4.500 mc) di via Sportivi Comaschi costituiti in prevalenza da terreno di varia granulometria con la presenza di frequenti ciottoli, qualche masso frammisti ad altre tipologie quali materiali vegetali, oggetti metallici, macerie e in misura limitata del fresato di asfalto».
Il quantitativo, in base alle stime più dettagliate rispetto a quelle iniziali, è di molto superiore poiché inizialmente si parlava di oltre mille metri cubi. Tutto dipenderà però proprio dalla caratterizzazione del materiale che avrà ricadute fondamentali soprattutto in termini di costi e tipologia di smaltimento e, quindi, di tempistiche.
Viene infatti precisato che per poter procedere alla rimozione dei detriti «sussiste la necessità di intervenire all’esecuzione della caratterizzazione del materiale, secondo specifico Piano di caratterizzazione, per definire la successiva fase di gestione e procedere al conferimento presso impianti autorizzati». Per ora sono stati stanziati 100mila euro, ma la cifra finale sarà certamente maggiore e verrà quindi data copertura non appena si conosceranno la tipologia dei materiali e i costi.
Le stime iniziali erano di circa mezzo milione, ma come detto il tipo di materiale sarà decisivo anche in questo senso e andrà a definire le procedure successive e, quindi, la necessità di effettuare una gara per individuare chi dovrà procedere alla rimozione. A Muggiò è stato confermato il Luna park da fine marzo, ma bisognerà vedere se nel frattempo il materiale sarà stato rimosso. In caso contrario scatterà il piano B che prevede lo spostamento delle giostre a Lazzago.
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