Una corsia sul lungolago chiusa: ancora acqua sulla carreggiata. Attivate le idrovore

Como Il livello idrometrico del lago è in aumento e dalle 8 di questa mattina la circolazione sulla prima corsia del Lungo Lario Trieste è vietata

Como

A partire dalle 8 di questa mattina, martedì 3 giugno, il traffico in centro città è rallentato a causa di un allagamento delle prima corsia del Lungo Lario Trieste. La polizia locale è intervenuta questa mattina per chiudere la prima corsia sul lato della passeggiata che, ancora intorno a mezzogiorno, risultava allagata. Il problema, ormai sempre più frequente e noto ai residenti ma anche a chi passa quotidianamente da Como, è legato al funzionamento dei tombini e delle pompe a dimora nelle vasche, ancora non funzionanti. L’acqua che si vede sulla carreggiata, infatti, non è acqua del lago, bensì acqua che arriva dalla città e che non viene assorbita dalle pompe, dal momento che ancora non sono in funzione, e finisce così per fuoriuscire dai tombini.

A questa situazione si è aggiunto oggi anche il livello idrometrico del lago in crescita: l’ultima segnalazione pubblicata dalla protezione civile indica che il Lario ha raggiunto l’altezza idrometrica di 106.4 centimetri. Il deflusso è di 341 metricubi al secondo con massima apertura della diga, mentre l’afflusso è in crescita e si assesta intorno ai 645 metricubi al secondo.

A preoccupare è il fatto che il fiume Adda a Fuentes e a Morbegno ha superato la soglia di attenzione, dunque sono state attivate l’unità di crisi locale e il monitoraggio visivo nei punti più critici, con volontari della protezione civile, operatori della polizia locale e dipendenti comunali dell’area tecnica attivi. Sono state inoltre messe in azione anche le idrovore della protezione civile per liberare la prima corsia del Lungo Lario, allagata dalle otto di questa mattina.

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