Una lettera della targa sbagliata sul pass e al fattorino arrivano 400 multe da cento euro

Controlli in Ztl Ha il permesso, ma un errore rischia di costare 40mila euro a un rider comasco: «Mi hanno detto l’errore è mio e quindi non si può far nulla. Sono andato davanti al giudice»

Una lettera della targa sbagliata nel rinnovo del pass per la Ztl, e un rider comasco si ritrova a dover pagare 400 multe.

Protagonista è Antonio Serricchio. Da tre anni fa il fattorino per conto di una grande società internazionale di consegne porta a porta. Lavora soprattutto all’interno della città murata e per farlo ha domandato al Comune il permesso di usare la sua automobile nella zona a traffico limitato. Durante l’ultimo rinnovo però qualcosa è andato storto. La targa denunciata ha una V invece di una W. E così nel giro di qualche mese gli sono arrivate una pioggia di multe per un totale di circa 40mila euro da saldare. Al netto delle spese postali e degli avvocati a cui nel frattempo si è rivolto.

La polizia locale è inamovibile: se il rider ha sbagliato a denunciare la targa dell’auto è responsabile dell’errore. A novembre sul caso è fissata l’udienza. «Le prime multe, 77, mi sono arrivate a fine aprile – racconta Serricchio – per degli accertamenti effettuati nei due mesi precedenti. All’inizio ammetto, non ho dato peso alla faccenda, sicuro che si trattasse di uno sbaglio. Il permesso per la Ztl infatti l’avevo semplicemente rinnovato. Entro ed esco dalla città murata da tre anni per fare consegne. Salvo che a distanza di due mesi, verso giugno, mi è arrivato un altro pacchetto da una settantina di multe. Allora spaventato ho capito che qualcosa non andava. Ho controllato il permesso: una lettera era sbagliata».

Chi ha sbagliato?

Il fattorino è certo di avere compilato bene la pagina online del Comune per la richiesta di accesso nella Ztl. Ha digitato soltanto il nome, il resto del modulo si è riempito da solo, tutti i dati erano salvati sul computer. «Ma anche se non fosse così, anche se avessi io sbagliato a digitare quella lettera – racconta ancora Serricchio – mi chiedo che senso abbia continuare a inviarmi multe su multe. Sono circa 400: così tante che non ho idea di come fare a pagare. Nei mesi successivi ne sono arrivate altre. Io mi sono rivolto al giudice di pace, ma la polizia sostiene che la responsabilità dell’errore è mia e quindi le sanzioni non possono essere cancellate. Adesso mi sono rivolto ad un avvocato. L’udienza è fissata il mese prossimo». Questo cittadino ha smesso di fare consegne. Ha paura di incappare in altre multe che fino a fine luglio sono arrivate senza sconti.

Ma proprio non si può almeno venirgli incontro?

Il comandante della polizia locale

«La premessa è che non conosco il caso specifico – spiega il comandante della polizia locale Vincenzo Aiello – e che umanamente non si può che essere comprensivi nei confronti di una persona che si trova a ricevere così tante sanzioni. Dunque mi interesserò personalmente della vicenda. In termini tecnici resta però da capire se esiste una procedura, a rigor di legge, che possa aiutare questo cittadino. Se davvero è incappato in un errore. Occorre nel caso trovare la giusta strada per venirgli incontro senza forzare le norme e rischiare di finire all’attenzione della Corte dei Conti». La legge è legge. In un anno le telecamere della Ztl macinano circa 65mila multe. Il varco più attivo è quello di via Rodari, circa 25mila sanzioni.

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