Vaccino, mancano 15mila sessantenni
«Ma aderire in massa è decisivo»

Troppi gli over 60 che ancora non si sono prenotati. Appello dei coetanei Banfi, Spata, Landriscina e Lucini: «Fascia di età a rischio, non siamo più giovincelli»

Più di 15mila sessantenni comaschi non si sono ancora prenotati per la vaccinazione, pur avendo avuto più di un mese di tempo.

L’adesione nella fascia 60-69 anni è intorno al 77%. La media lombarda è più alta, in questa fascia d’età è all’84%. Rispetto ad altre province, per esempio Lecco, l’adesione tra i sessantenni di Como è circa il 10% in meno.

L’età media delle oltre 2.250 vittime comasche del Covid è superiore agli ottant’anni, ma diverse centinaia di sessantenni non hanno superato la malattia. Sono in pericolo soprattutto i sessantenni con patologie croniche anche molto comuni, come diabete e ipertensione. Non a caso Gianluigi Spata, il presidente dell’Ordine dei medici di Como, ha fatto appello ai sessantenni comaschi, suoi coetanei, affinché aderiscano alla campagna vaccinale. «Non sono fuori pericolo. Il tasso d’ospedalizzazione è più basso rispetto ai grandi anziani, ma il rischio è concreto e il numero dei decessi è comunque importante».

Un invito a prenotare la vaccinazione è arrivato dalle autorità a tutti i livelli, in queste ore. «L’appello del Governo, pienamente condiviso dalla Regione, è corretto e mi auguro che venga raccolto – osserva a questo proposito Fabio Banfi, direttore generale dell’Asst Lariana, anch’egli nella fascia 60-69 anni - La stessa vicepresidente Letizia Moratti, in occasione della visita all’ospedale Sant’Anna, ha ricordato come siano ancora troppi gli ultrasessantenni che non hanno aderito alla campagna. Sono una categoria esposta al rischio ed è fondamentale che vengano messi in sicurezza». Proprio per favorire le vaccinazioni in questa fascia sono state lanciate nuove iniziative. Sabato 5 e domenica 6 giugno dalle 9 alle 15 l’ospedale di Menaggio è pronto a vaccinare i sessantenni provenienti da 13 piccoli Comuni della zona. Sabato 12 e domenica 13 dalle 8 alle 20 Lariofiere accoglierà sempre senza prenotazione i sessantenni dei piccoli Comuni dell’Erbese e della Bassa. «Nell’iniziativa, promossa da Regione, sono stati coinvolti anche i sindaci che saranno chiamati a sensibilizzare i propri concittadini sull’importanza della vaccinazione - sottolinea Banfi - Noi come Asst Lariana faremo la nostra parte mettendo a disposizione centri vaccinali dedicati per i due fine settimana, a Menaggio e a Lariofiere. Mi auguro che l’appello venga raccolto».

Un appello a vaccinarsi arriva anche dall’attuale sindaco del capoluogo e dal suo predecessore, entrambi nella fascia 60-69 anni. «I dati ci confermano l’importanza della vaccinazione – dice Mario Landriscina, già vaccinato – in termini di decessi, che più ci preoccupano, ma anche in termini di ricoveri. I vaccini sono il nostro passaporto per uscire da questo brutto tunnel. Da medico, da sindaco in rappresentanza della comunità, incito e sollecito caldamente tutti i cittadini ad aderire alla campagna vaccinale. Abbiamo bisogno tutti di riprenderci la libertà, il lavoro e perfino le vacanze. Occorre ricordare che la salute è un bene collettivo, con il vaccino difendiamo noi stessi ed anche il prossimo. Basta diffidenze, dobbiamo essere responsabili».

E l’ex sindaco Mario Lucini, anch’egli già vaccinato, sottolinea: «E’ un gesto di responsabilità personale ed è un gesto di responsabilità anche nei confronti degli altri. Anche noi sessantenni non siamo esenti dal rischio, non siamo più tanto giovani. Tanti coetanei comaschi sono stati davvero molto male, sono finiti in ospedali e hanno faticato per superare la malattia. Ormai è chiaro che le possibili controindicazioni sono poco rilevanti rispetto all’obiettivo finale: liberarci dal Covid».

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