Verifica del Green pass tutti i giorni
I presidi in rivolta: «Questa è follia»

Senza liste del personale vaccinato si rischia di dover procedere a controlli quotidiani. Unanime il parere dei dirigenti: «Impossibile monitorare, meglio allora un’autocertificazione»

«Da un punto di vista organizzativo, si rasenta la follia». L’espressione utilizzata da un preside lariano descrive bene le soluzioni che si dovranno mettere in atto per controllare il Green pass del personale scolastico.

In modo più diplomatico, anche i colleghi cittadini esprimono le loro perplessità: a una settimana di distanza, in assenza di norme certe, le scuole comasche stanno provando a mettere a punto le prime possibili soluzioni. Dal primo settembre, infatti, docenti, presidi, amministrativi e collaboratori dovranno essere in possesso del certificato verde per accedere a scuola, pena la sospensione senza stipendio dopo 5 giorni. «A oggi, non abbiamo ricevuto nessuna lista dei dipendenti vaccinati – spiega il preside del Setificio Roberto Peverelli – e non credo proprio arrivi. Se non cambieranno le regole, ogni giorno dovremo controllare la validità del Green pass attraverso l’apposita applicazione. Da un punto di vista organizzativo è di sicuro molto complicato: siamo in attesa di capire meglio come funzionerà il controllo». I presidi non hanno modo di conoscere la data di scadenza del pass: di conseguenza, le verifiche dovranno essere quotidiane o almeno ogni 48 ore, la durata del certificato ottenuto tramite tamponi.

Un presidio fisso

«Dal 1 settembre cominceremo con i controlli – conclude Peverelli – peraltro, non tutto il personale, in totale circa 250 persone, entra alla stessa ora». Sulla stessa linea di pensiero anche Valentina Grohovaz, dirigente dell’istituto comprensivo Como Centro: «Dovremo usare gli smartphone perché i tablet non hanno la funzione dedicata – commenta – metteremo delle persone in maniera stabile all’ingresso, come si fa per la temperatura. Non conoscendo la scadenza del documento, dovremo fare parecchie verifiche, almeno ogni 48 ore. Purtroppo, presumo che i non vaccinati non ci saranno di grande aiuto e non credo faciliteranno il compito dichiarandosi prima».

“Qr code” e falsificazioni

Manca una settimana al primo settembre: a oggi, l’app “VerificaC19” non fornisce la data di scadenza della certificazione verde. Inoltre, il numero di giorni di validità che si leggono nel pdf (o nella stampa cartacea) non garantiscono l’originalità del dato essendo, di tutto il certificato, solo il “qr code” firmato digitalmente e come tale non falsificabile. Ovviamente, i dati sui Green pass sono presenti nel sistema informativo del ministero della Salute: basterebbe incrociarli con il sistema informativo del ministero dell’Istruzione per poi trasmettere tempestivamente alle scuole il report del personale privo di pass o con il documento scaduto. «Secondo me – conclude la preside del Caio Plinio Silvana Campisano – bisognerebbe consentire al dipendente di produrre un’autocertificazione: noi dirigenti la teniamo agli atti e possiamo poi mettere in campo dei controlli a campione. In questo modo, il problema si risolverebbe da solo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA