
(Foto di butti)
Sbarcato da minorenne a Lampedusa lo scorso gennaio, era ospite di una comunità - Solo ieri in tarda serata la polizia è riuscita a contattare alcuni parenti e ad allertare il consolato
Como
C’è un doloroso retroscena nella storia, già parecchio triste, del giovane tunisino di 18 anni salvato lunedì dalle acque del lago di viale Geno.
Soltanto nella tarda serata di ieri - dopo avere svolto tutti gli accertamenti e le ricerche possibili - i poliziotti della squadra volante della polizia di Como sono riusciti a rintracciare qualche suo parente, qualcuno residente in Svizzera, qualcun’altro residente in Italia, zii e cugini ai quali dare notizia del dramma e delle condizioni in cui il ragazzo versa tuttora, in un letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecco.
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