Cinetour
a Menaggio
Un inedito
di Hitchcock

Walking festival Domani l’itinerario In apertura un filmino di famiglia girato dal regista sul lago di Como

Menaggio

Gli appassionati di Alfred Hitchcock, regista oggetto di un vero e proprio culto ancora oggi, a 45 anni dalla scomparsa, lo conoscono come un uomo ironico, animato da un senso dell’umorismo nero, tendente al macabro, irrimediabilmente “british”. Ma, a parte quello, le cronache cinematografiche ce lo descrivono come un uomo schivo, che considerava il personale della troupe cinematografica come uno strumento e gli attori come “bestiame”.

Un misantropo, quindi, che sapeva anche diventare ossessivo quando, invece, si innamorava delle sue protagoniste, (quasi) sempre bionde, bellissime e irraggiungibili. Ma questa era l’immagine pubblica di “Hitch”, che, oltre a essere uno dei più grandi autori della storia del cinema, era anche un abilissimo uomo di marketing, capace di utilizzare la sua certo non longilinea silhouette come marchio di fabbrica per richiamare il pubblico più vasto possibile.

Il genio nel privato

Ma l’Alfred privato? Il marito devoto di Alma Reville, sua inseparabile compagna di vita e di arte tanto da poter parlare di film “degli Hitchcock”? Il padre amoroso di Patricia, “Pat”, l’unica figlia infilata in capolavori come “Delitto per delitto” e “Psyco” e in tanti episodi della fortunatissima serie televisiva? Di quell’Hitchcock rimangono solo racconti, ma anche un film. Non un lungometraggio, neppure un episodio di un telefilm. Una bobina, piccola e preziosa, di quelle che realizzava qualsiasi turista in vacanza. Ma Alfred Hitchcock non era un turista qualsiasi, tra i numerosissimi che hanno frequentato il lago di Como, di cui si era innamorato ancora ai tempi del suo primo film, “Il labirinto delle passioni”, girato in parte qui. Volle immortalare tutta la sua passione per il Lario in un filmino familiare realizzato all’inizio degli anni Trenta e rimasto finora inedito.

Verrà proiettato domani a Menaggio nell’ambito della quinta tappa del “Lake Como walking festival”, condotta, come sempre, dal giornalista e scrittore Pietro Berra per l’associazione Sentiero dei sogni con il sostegno del Comune di Menaggio, la collaborazione di Fondazione Alessandro Volta e il patrocinio di Camera di Commercio Como-Lecco. Il programma prevede il ritrovo nel pomeriggio, alle 14.30, nell’aula magna della scuola media di via Camozzi 23. Si comincia con la proiezione di un videomontaggio che, oltre all’inedito hitchcockiano, propone scene girate proprio a Menaggio dei film “L’idolo” (1954) con David Niven – del quale saranno proiettate anche alcune foto di scena realizzate dal fotografo menaggino Riccardo Lanfranconi e messe a disposizione dal figlio Emilio – e “Il mio miglior nemico” (2006) di e con Carlo Verdjone. Seguirà una passeggiata tra il lungolago e il centro storico. Il percorso toccherà alcuni set dei film già citati, oltre al Grand Hotel Victoria che, nel 1979, fu la location principale di “Un dramma borghese” di Florestano Vancini, con Franco Nero e Dalila Di Lazzaro, tratto dall’omonimo romanzo di Guido Morselli di cui Ramona Rossi leggerà un brano. Tappa conclusiva nella sala consiliare del Comune, che nel film di Verdone fu trasformato in una caserma dei carabinieri. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria sul sito http://sentierodeisogni.it/eventi.

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