Davide Van De Sfroos: pronti, via “Manóglia” diventa live

Eventi Incomincia oggi da Arcore il nuovo tour del cantautore laghée - «I brani storici saranno più morbidi»

A quattro mesi dalla pubblicazione di “Manóglia”, il suo nuovo album, che ha conquistato i primi posti delle classifiche, Davide Van De Sfroos apre il suo tour stasera, venerdì 9 febbraio, dal Teatro Nuovo di Arcore, per poi proseguire nelle principali sale italiane ed elvetiche.

Tappa clou

Non mancano Como, Lecco, Sondrio e Saronno in un calendario che vedrà come tappa clou quella, annunciata pre prima, agli Arcimboldi di Milano, il 29 febbraio. Dopo Arcore, Bernasconi domani sera sarà all’Auditorium Santa Chiara di Trento, il 16 al Teatro Tirinnanzi di Legnano, il 17 al Silvio Pellico di Trecate, in provincia di Novara, il 23 al Giuditta Pasta di Saronno, il 24 al Sociale di Sondrio, il 29, come detto, agli Arcimboldi. Il mese successivo si aprirà restando nel milanese, con una tappa a Gorgonzola venerdì 1° marzo nella Sala Argentia del Cinema Teatro. Il 2 il ritorno in Svizzera, al Lac di Lugano.

A Lecco un doppio concerto, giovedì 21 e venerdì 22 marzo al Cenacolo Francescano. Venerdì 5 aprile Van De Sfroos sarà in provincia di Bergamo, al Gavazzeni di Seriate, per tornare a casa, al Sociale di Como, sabato 6 e, infine,al Teatro di Varese il 13. Diverse date sono sold out, mentre sono ancora disponibili biglietti per Trento, Trecate, Milano, Lugano e Varese. Per Como è aperta la lista d’attesa per i palchi.

C’è molta attesa, da parte dei desfan, soprattutto per ascoltare dal vivo le nuove canzoni, racchiuse in un album così particolare. «Mi sono abituato, suonando nei teatri, a comprendere che proprio per il tipo di acustica e di attenzione del pubblico, una sezione ritmica troppo pesante in questo luogo risulta inutile – aveva spiegato l’artista – Quando poi hai a che fare con un disco come “Manóglia”, che è addirittura acustico, sarebbe addirittura sciocco esagerare o mettere in scaletta, al fianco di questi brani, brani totalmente differenti dal punto di vista dell’arrangiamento e dello spirito. Però la provocazione c’è: svuoteremo alcuni brani storici rendendoli più morbidi, più acustici e dilatati, magari aggiungendo qualche ritmica interessante a nuovi brani come “Zia Nora” o “La ballata del mascheraio”. Poi, ovviamente, proprio per uno spettacolo di questo tipo, nella creazione della scaletta cercheremo dei brani che possano star bene con questo mood. Siccome il disco è diventato molto concettuale dal punto di vista dei colori e dei suoni, andremo a cercare alcuni brani del passato che stiano bene dentro la sfera di “Manóglia”. Penseremo a una batteria con ampio respiro, con anche delle spazzole, percussioni presenti ma morbide, l’organico della band ci sarà, come la ritmica, non può essere tutto vuoto. Sicuramente non mancheranno in scaletta pezzi del passato, magari inseriremo brani che sono nati già un po’ in “stile Manóglia”, altri li adatteremo al mood acustico con un pizzico di arrangiamento; la missione è quella di creare uno spettacolo che abbia una giusta credibilità di suono, tra canzoni nuove e più datate. L’avventura si fa interessante».

La band

Sul palco Davide Van De Sfroos sarà accompagnato da Angapiemage Galiano Persico (violino, mandolino e percussioni), Paolo Cazzaniga (chitarra acustica ed elettrica), Andrea Cusmano (fisarmonica, trombone, flauti, plettri etnici), Daniele Caldarini (pianoforte, tastiere e plettri), Silvio Centamore (batteria e percussioni) e Matteo Luraghi (basso e plettri).

© RIPRODUZIONE RISERVATA