
Cultura e Spettacoli / Como città
Venerdì 05 Settembre 2025
Lo sguardo dei registi sul Lago di Como: oltre cento anni di cinema in mostra
Al Museo del Paesaggio di Tremezzina dal 6 settembre al 2 novembre. Nell’anniversario del primo film di Hitchcock girato nel 1925, foto, memorabilia, video e aneddoti su “Lariowood”

Cinema e paesaggio. Un binomio che fin dalle origini con i Fratelli Lumière, 130 anni fa, ha assunto nel tempo un significato diverso, di rapporto e narrazione, di rifugio, confine, meta, quello che c’è tra uomo e natura, fra tempo e spazio, tra chi viene guardato, e chi invece, lo spettatore in questo senso, osserva attentamente.
I personaggi e le storie si sono sempre intrecciati, talvolta in maniera indipendente, ma non avrebbero potuto farlo se non ci fosse stato uno sfondo, un contesto epocale, sociale, (meta)fisico, immaginario, che potesse sostenere, confondere o addirittura diventarne il perno centrale. E proprio in occasione del centenario del primo film di Alfred Hitchcock, “The Pleasure Garden” (“Il labirinto delle passioni”), che proiettò il Lago di Como nel circuito del grande cinema internazionale, arriva adesso un ulteriore viaggio visivo e celebrativo, impreziosito da immagini, parole, appuntamenti e cimeli relativi ai luoghi del Lario immortalati nei film fino ad oggi.

Una mostra-evento, voluta e promossa dal Comune di Tremezzina e curata dall’associazione Sentiero dei Sogni, in programma al Museo del Paesaggio del Lago di Como, in via Statale 4835, da domani(giorno dell’inaugurazione prevista alle ore 11) al 2 novembre (orari: da giovedì a domenica , 10-1 2 e 14-1 8). Un racconto espositivo suggestivo, fatto di memorie, fotografie, aneddoti, per documentare quanto il legame tra il cinema e il Lago di Como si sia fortificato, scoprendo scorci e vere perle.
Pannelli e cimeli
I materiali della mostra, curati nei contenuti da Pietro Berra (autore storico, tra le altre cose, delle guide cineturistiche ufficiali del Lago di Como e della Regione Lombardia) e per la parte grafica da Mirna Ortiz, si sviluppano così seguendo gli esponenti più importanti della settima arte legati al Lago di Como (da Alfred Hitchcock a Luchino Visconti, da Alida Valli, a George Clooney) e attraversando i generi cinematografici (romantico, giallo, noir, storico con particolare attenzione alla Resistenza) che sul Lario hanno trovato casa. Poi ci sono temi e curiosità specifiche: l’età d’oro di Hollywood, quando Tremezzo veniva evocato da Greta Garbo in “Grand Hotel”, o il Lario “travestito” da oceano in “C’era una volta in America” (a Bellagio) o da lago di Ginevra in due film su Mary Shelley. Spazio anche a saghe e serie di culto come “Guerre stellari” e James Bond, o ad attori e registi che hanno scelto il Lago di Como per le vacanze o, come Keira Knightley, Hugh Grant e Jeff Goldblum, sono apparsi recentemente anche allo stadio Sinigaglia. Sono circa 40 i film citati, con un accenno pure ad alcune serie tv di particolare interesse culturale o d’attualità, girati tra il 1898 e il 2025, in un’esposizione arricchita anche da cimeli, prestati da diversi soggetti pubblici e privati.
Ci saranno alcune vetrine dedicate a memorabilia del film “Casino Royale” della serie 007, fornite dal collezionista “bondiano” Edward Coffrini Dell’Orto, mentre alle pareti saranno appesi, tra le altre cose, due progetti di elementi di scena legati a Guerre stellari, in particolare al film “Episodio II – L’attacco dei Cloni” (impossibile dimenticare la famosa scena del bacio sulla terrazza di Villa del Balbianello), ovvero una avveniristica gondola e una piattaforma di sbarco, prestati da Gigliola Foglia.
Dalle Civiche Raccolte Bertarelli del Castello Sforzesco e dal Comune di Milano provengono invece il manifesto di Leopoldo Metlicovitz e alcune foto di scena del primo colossal italiano “L’Inferno” del 1911 girato tra il lago, le Grigne e il Castello di Carimate. Gabriella Arrigoni di Tremezzina, infine, ha messo a disposizione una serie di scatti realizzati dal padre sul set di “Una vita difficile” del 1961 di Dino Risi. Saranno esposti oltremodo oggetti, fotografie, copertine di riviste, locandine, fotobuste, legati a diversi protagonisti della mostra, a partire sempre da Hitchcock, e le cartoline tratte dalla versione cinematografica dei “Promessi Sposi” di Eleuterio Rodolfi del 1913, l’unica girata nei luoghi originali del romanzo manzoniano.

Montaggi e touchscreen
Fa da introduzione alla mostra un filmato composto da due video: una versione aggiornata del montaggio di scene di pellicole girate sul Lago di Como “Dai Lumière a Netflix”, curato da Pietro Berra e Alberto Cano con Olo Creative Farm per il Lake Como Film Festival del 2019, e un inedito filmino di famiglia girato da Hitchcock sul Lario all’inizio degli anni Trenta.
La mostra rappresenta un’occasione imperdibile di approfondimento anche della sezione multimediale permanente del museo, comprensiva di un touchscreen dedicato al Cinema sul Lario con una mappa interattiva in cui sono indicate le principali pellicole illustrate da brevi filmati, e schede sintetiche con l’indicazione dei luoghi utilizzati per le riprese a partire da “The Pleasure Garden”, fino a film più recenti come “L’ombra del sospetto”, “La tela dell’inganno” e “House of Gucci”.
Eventi collaterali
«La presenza del Lago di Como nel cinema è così forte, che si manifesta anche a Hollywood: è successo con la celebre battuta “andremo a Tremezzo e sarà divino” di Greta Garbo in “Grand Hotel”, quando il Balbianello è stato ricostruito in “Angoscia” (1944) di George Cukor, perché imperversava la guerra e per gli americani era off limits, e nella serie di AppleTv “The morning show” (2019), durante il lockdown. Ma, soprattutto, il Lario è stato decisivo nel primo incontro tra Hitchcock, che vi aveva girato il film d’esordio ed era tornato in luna di miele, e Alida Valli, che vi era cresciuta: nei provino per “Il caso Paradine”, l’attrice appena giunta in America era comprensibilmente tesa, e il regista ruppe il ghiaccio parlandole del lago».
Questi e altri aneddoti, anticipati dal curatore della mostra Pietro Berra, saranno approfonditi con quattro eventi collaterali: sabato 13/09, ore 10, “Star Wars in Tremezzina”: i set del film “Episodio II: l’attacco dei cloni”, una visita guidata da Gigliola Foglia; sabato 25 e domenica 26/10, ore 14/17, “Ville da film 1: da Villa Carlotta a Villa Mainona” e “Ville da film 2: da Casa Brenna Tosatto a Villa del Balbianello” in collaborazione con il Lake Como Walking Festival; sempre il 25/10, ore 17: “Dal Lario con amore: James Bond, il mito e le location più belle” con Edward Coffrini Dell’Orto e Sergio Gaddi. L’incontro su 007 è a ingresso libero, per la visita guidata e le passeggiate invece bisogna iscriversi attraverso i link disponibili sul sito http://sentierodeisogni.it/eventi
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