Storie naturali da Plinio a noi: il Volta fa scuola

Esposizione e reading Anche quest’anno la collaborazione tra Parolario e il liceo classico si è rinnovata

Ieri pomeriggio si è tenuta l’esposizione, realizzata da alcuni studenti nell’ambito di un Percorso Trasversale per le Competenze e l’Orientamento, di una parte delle collezioni naturali del Museo Volta e della “teca pliniana”. Il progetto di restauro di quest’ultima e di uno dei tavoli usati per l’esposizione è stato possibile grazie al contributo della Famiglia Furia, dell’Associazione Italiana di Cultura Classica - Delegazione di Como, dell’Accademia Pliniana e della Fondazione Alessandro Volta. Si tratta di una delle attività organizzate da qualche anno per mantenere viva l’attenzione sul museo e per contribuire al progetto di aprirlo al pubblico.

Naturalis Historia

Alle 17 si è tenuta la presentazione del progetto Art-book e il reading “Naturales historiae” di Dona La Voce, gruppo di lettura dell’istituto; è stato anche proiettato il video realizzato dalla classe 2SD del liceo in cui immagini di paesaggi di vario genere sono accompagnate da musica e testi tratti da opere di varie epoche. Il reading - riproposto anche oggi alle 18.30 a Villa Bernasconi a Cernobbio - è invece composto da brani tratti dalla Naturalis Historia affiancati a quelli di autori contemporanei. «L’idea per cui abbiamo scelto “Naturales Historiae”, al plurale, come titolo - è stata quella di raccontare da vari punti di vista la natura e il rapporto con la letteratura», ha spiegato la docente Domitilla Leali. «I ragazzi e le ragazze si sono occupati di vari aspetti, dalla scrittura di testi alla scelta dei brani, dalla realizzazione delle foto dei reperti alla loro digitalizzazione e catalogazione, dalla preparazione degli incontri col pubblico al lavaggio dei reperti». In mostra alcune riproduzioni di fiori e stampe di esemplari botanici - conservatesi in maniera straordinaria.

Tra letteratura e natura

In un parallelismo con la letteratura, alcuni di questi sono stati affiancati ad animali impagliati per ricostruire e raccontare alcune favole di Fedro. Nella teca sono stati racchiusi invece reperti collegati a Plinio o alle sue opere: la ginestra, ad esempio, è specie caratteristica del Vesuvio - dove Plinio è morto - e anche simbolo, raccontato da Leopardi, di vita dignitosa nelle avversità. L’Ematite e la Pirite, ancora, simboleggiano ciò che Plinio scriveva in merito al fatto che la Natura dia quello che all’uomo serva senza che quest’ultimo debba scavare per trovare altro.

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