Sulle tracce di Hitchcock, protagonista
sul Lario

Il giornalista de “La Stampa” Massimo Boero presenta in anteprima le sue ricerche sui set del film di esordio del grande regista, camminando con Sentiero dei Sogni a Brienno, dove potrebbe aver girato alcune scene “africane”: «Presto un saggio su questo tema»

Cento anni fa il maestro del brivido Alfred Hitchcock non era... il maestro del brivido. Non era neppure un regista finché non gli venne proposto, dopo qualche anno trascorso dietro alle quinte delle produzioni cinematografiche britanniche, di mettersi dietro alla macchina da presa. Una produzione imponente, che lo avrebbe portato a lasciare Londra alla volta della Germania e, prima ancora, dell’Italia dove avrebbe effettuato riprese in esterni in Liguria e sul lago di Como.

Così nasce la storia di “The pleasure garden”, un film dalle vicissitudini rocambolesche di cui “Hitch” ha diffusamente parlato in seguito, ad esempio nella fondamentale intervista concessa all’ammiratore François Truffaut, con un racconto che il regista de “I 400 colpi” definisce “più avvincente della trama dell’opera”, ma senza dilungarsi troppo sul Lario, una località che, sicuramente, colpì il giovane cineasta e la futura moglie Alma Reville, che vollero tornarvi l’anno dopo per la luna di miele e poi in molte altre occasioni fino al 1972, come documenta la mostra “100 anni di film sul Lago di Como” in corso al Museo del Paesaggio di Tremezzina fino al 2 novembre. Quindi bisogna mettersi “sulle tracce dell’assassino” per saperne qualcosa di più.

Compito impervio

Massimo Boero, giornalista de La Stampa, studioso e appassionato di cinema, ha dedicato due anni alle ricerche su “The pleasure garden”. «È stata una coincidenza di luoghi a farmi appassionare proprio a questo film. Da grande ammiratore di tutto il cinema di Hitchcock mi colpì questo lavoro realizzato tra Genova, dove sono nato, Alassio, dove ho trascorso la mia giovinezza, e il lago di Como, dove abita mio fratello e dove sono stato spesso». Un compito impervio, vista la scarsezza di documenti e l’impossibilità, oggi, di rintracciare testimoni di un secolo fa. «Ho scandagliato tutti i quotidiani dell’epoca – racconta – per costruire un saggio che raccogliesse tutto quanto era possibile scoprire su quei set».

Alcuni luoghi hanno offerto maggiore soddisfazione: «Per quanto riguarda Alassio ci sono più documenti. Inoltre nei primi anni Duemila, per iniziativa del Comune, venne rintracciata una testimone diretta, che condivise i suoi ricordi. Per quanto riguarda Como i dati sono molto più scarsi: mi sono basato sulle ottime ricerche di Pietro Berra, ho scandagliato tutte le interviste al maestro, in particolare due concesse nel 1936 e ’37, quindi più ravvicinate nel tempo al film».

Libro

I risultati andranno a fare parte di un libro di prossima pubblicazione che Boero anticiperà domani pomeriggio (domenica 14 settembre) a Brienno, quando prenderà parte alla passeggiata del “Lake Como walking festival” dedicata proprio al “Labirinto di Hitchcock”. Quel che è certo è che Hitchcock girò in Italia, e probabilmente per una parte anche negli studi cinematografici di Monaco di Baviera, le scene africane del film. Sanremo, Alassio e Brienno sono le tre località in cui avrebbe trovato scorci sufficientemente esotici, secondo le diverse vulgate sulla lavorazione del film.

«Resta un’ipotesi, quella che abbia girato anche a Brienno - afferma Boero -. Personalmente ne dubito, perché avrebbe dovuto fermarsi troppo tempo e dai suoi racconti si capisce che aveva i minuti, e i soldi, contati, ma chissà...».

Il ritrovo per la passeggiata è alle 14.30 nella piazzetta della Filanda, per un percorso di tre chilometri che porterà a scoprire il cuore del borgo storico, fatto di labirintiche stradine con affacci magnifici sul lago, seguendo suggestioni hitchcockiane e, più in generale, cinematografiche. L’itinerario toccherà la sede del Gruppo alpini, set di “Piccolo mondo antico”, la chiesa dei Santi Nazaro e Celso con la reliquia di Federico Barbarossa, e un suggestivo giardino a pelo d’acqua. In chiusura, proiezione del cortometraggio “Il Lago di Como visto da Yann Arthus – Bertrand”, messo a disposizione da TedXLakeComo.

Conduzione di Pietro Berra, letture di Ramona Rossi (dalla celebre conversazione tra Truffaut e Hitchcock e da “Passeggiate africane” di Alberto Moravia, che in Congo ritrova un lago molto simile a quello di Como) e interventi di Matteo Vitali e Ornella Cruder, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brienno, oltre che di Massimo Boero.

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria su eventbrite.

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