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Mercoledì 15 Ottobre 2025
Tre mesi con Tolstoj: i giovani e i classici
Iniziative Un gruppo di lettura formato da under 35 si trova da quasi un anno alla libreria La Ciurma di Como. Le organizzatrici: «Leggiamo i libri che a scuola facevano paura. In quelle pagine tanti personaggi contemporanei»
Hanno passato un’estate a leggere Anna Karenina e nei mesi precedenti si sono dedicate a “L’età dell’innocenza” di Edith Warton e al “Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas con un gruppo di ventenni e trentenni che di fronte alla proposta di gettarsi tra migliaia di pagine rimaste impresse nella storia della letteratura mondiale hanno detto: «Non vedevamo l’ora».
L’estate di Anna Karenina
Non è un film di fantascienza, ma l’esperienza de “L’isola dei classici”, un gruppo di lettura curato da Gaia Clerici e Josette Bonomi, fondatrici del progetto LeggèreBookClub («un club del libro pensato per una città dove i giovani faticano a trovare spazio per confrontarsi», su Instagram @leggerebookclubcomo), e dalle libraie de La Ciurma, in viale Lecco a Como, Laura Aspa e Laura Seveso, dedicato «a quei libri che avete sempre detto di aver letto, mentendo».
Una proposta ironica che ha raccolto adesioni entusiaste. «Al primo incontro abbiamo chiesto alle persone di scrivere su un bigliettino quale libro temevano di più tra i grandi classici, escludendo quelli del Novecento - raccontano Josette e Gaia - Sono usciti molti titoli diversi, ma alcuni erano ricorrenti. Abbiamo fatto un elenco e dato tre mesi di tempo per ogni libro: abbiamo scoperto con gioia che tante persone e soprattutto giovani avevano voglia di salire a bordo di questa avventura».
Per ogni incontro in libreria si sono presentate tra le venti e le trenta persone, quasi tutte giovani e quasi tutte donne: «L’incontro che abbiamo fatto dopo l’estate e quindi dopo la lettura di Anna Karenina è stato il più esemplificativo di quello che il progetto si propone: superare lo scoglio del timore del classico, per provare a entrare nelle sue pagine e ritrovare parti di sé».
Dalla reverenza all’empatia
Il rapporto con il personaggio di Anna, nell’opera di Tolstoj, è stato così raccontato dalle lettrici come un personaggio contemporaneo che emerge da una lettura emotivamente partecipe. «Gli incontri de “L’isola dei classici” iniziano con un po’ di gossip sui personaggi - spiegano Gaia e Josette ridendo - Chiediamo alle persone cosa hanno pensato di loro, qual è stato il loro preferito, con chi sono entrate più in sintonia e proviamo anche ad analizzare le loro scelte». Poi si inizia a scavare. Mentre Laura, Gaia e Josette parlano sono tante le persone che prendono appunti e preparano interventi: la lettura diventa condivisione delle criticità che queste opere letterarie spesso presentano».
Senza vergogna ma anche senza nascondersi che, tra le frequentatrici de “L’isola dei classici”, molte sono già lettrici forti, ovvero persone regolarmente abituate a dedicare del tempo alla letteratura. E, come raccontano Gaia e Josette, tra le frequentatrici della loro iniziativa molte sono giovani. «Hanno voglia di stare insieme e di condividere una passione, ma soprattutto di confrontarsi sui grandi temi che questi romanzi fanno emergere - spiegano - Noi ci prepariamo per ogni incontro anche con delle riflessioni e degli approfondimenti storici e meta letterari, per esempio con Anna Karenina abbiamo parlato molto anche del tema della circolarità della narrazione, del ruolo che riveste il treno... si va a fondo e gli stimoli spesso arrivano dal pubblico». Anche perché, tolta la patina “scolastica” e l’aura di sacralità che li avvolge, la lettura dei classici, nell’ambiente confortevole di una libreria amata e circondati da sconosciuti appassionati, torna a ricoprire una funzione essenziale: fornire chiavi di lettura per la propria umanità e l’altrui.
Prossimo (e ultimo, almeno per quest’anno) appuntamento de “L’isola dei classici”, il 4 dicembre con Thomas Mann e I Buddenbrook.
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