Dal San Martino alle Murge: «A piedi respiriamo umanità»

L’avventura Un gruppo di pazienti del Dipartimento di salute mentale coinvolti in una straordinaria avventura di viaggio tra Nord e Sud Italia

Camminare per essere quello che sei, per respirare umanità e bellezza. Tutto è cominciato nel 2021 con un gruppo di pazienti di Oltre il giardino, associazione nata all’interno del Dipartimento di salute mentale. Come un sasso lanciato nell’acqua che allarga le onde dalla piccola alla grande, sono partiti con brevi percorsi nel Parco del San Martino e lungo il Lago del Segrino per poi affrontare la via Francigena da Siena a Lucca e, lo scorso anno, da Brindisi a Santa Maria di Leuca. Assorbendo immagini, storie, esperienze, lacrime e risate il gruppo si è consolidato sempre di più. Cementato dalla fiducia e dall’accoglienza reciproca. E ora si accinge a partire per una nuova avventura lungo la Via Peuceta, da Bari a Matera, tra le foreste di ulivi e le incantevoli distese dell’altopiano murgiano.

Le camminatrici sono Francesca, Cinzia, Anna, Morena, Vanessa e Lucia e tra loro serpeggia una gran voglia di partire. Le accompagnatrici, comprese le operatrici del Dipartimento di salute mentale, sono Giovanna, Marzia, Laura, Carmela, Bettina, Grazia, Lella, Silvia e Mina. Paolo, unico uomo, sarà l’autista della compagnia. Le volontarie provengono dalle associazioni La Mongolfiera, Fiori di Oltre il Giardino e dalla new entry “Angelo Maria Molinari” di Lezzeno. A causa di una rinuncia dell’ultimo momento, c’è posto per un altro volontario che avrà il viaggio pagato. Chi volesse aggregarsi potrà farlo coprendo i costi di permanenza dal 26 aprile al 5 maggio. Un gruppo rodato quello di Oltre il giardino, nel quale le difficoltà vengono accolte e superate facendosi forza tutte insieme. Lo scorso martedì si sono riunite per prepararsi alla partenza: «Tra pizza, crostate e birre abbiamo pianificato il cammino e scherzato sugli antinfiammatori da portarci - racconta Laura Fagetti operatrice di Csv Insubria e camminatrice - abbiamo ricevuto con emozione le credenziali dove verranno apposti i timbri delle nostre tappe».

La novità di quest’anno è una collaborazione con il Csv di Bari e l’associazione Fratres: un servizio di taxi solidale per gli eventuali imprevisti. Ma le paure sono poche e prevale l’entusiasmo, con l’unica vera incognita del tempo atmosferico: «Siamo passate dal tuffarci nelle fontane per cercare refrigerio a camminare sotto la pioggia costante per 44 km», ricorda Laura. Ma niente può scalfire la loro determinazione: «Sappiamo affrontare tutto cantando - sorride Laura - E se ci sono momenti di crisi è sempre il gruppo che alleggerisce le ombre».

«Mi sento semplicemente una persona che cammina in gruppo - aggiunge Grazia Curioni educatrice del centro diurno - quando Giovanna, una volontaria di Lezzeno, l’altra sera mi ha salutato mi ha detto “questo gruppo mi fa sempre bene perché respiro una grande umanità”. È proprio così: respiri l’essere quello che sei, racconti il tuo malessere o benessere e sai che puoi farlo perché ti fidi delle persone che hai di fronte».

«Siamo delle guerriere - conclude Grazia - abbiamo fatto chilometri sotto la pioggia, con le vesciche, ma la forza è sempre stata sentirsi accolti. Qualche timore c’è, a una giovane abbiamo detto “devi ricordarti che hai fatto fatica, ma anche delle cose belle che ti sono rimaste”. Quando è tornata a casa era sorridente e rilassata. Anche io come educatrice ho i miei timori, ma non so per quale alchimia... siamo donne solidali e forti con le nostre fragilità».

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