Il decollo faticoso di Como fratelli tutti: «Ora il rilancio»

Il progetto Un anno dopo il bilancio dell’iniziativa. Magatti: «Rallentati dai problemi con la piattaforma. Ma il modello di aiuti e rete era ed è tuttora valido»

Un’opportunità per mettersi in gioco, entrare nella rete della città e scoprire alcuni dei suoi aspetti più belli: quelli dei legami e della solidarietà. Il progetto Como Città Fratelli Tutti prova a rilanciarsi, dopo un anno in cui, per una serie di problematiche tecniche e non, ha stentato a decollare.

Si tratta di un’iniziativa civica lanciata nell’ottobre del 2021, che prende il nome da un’enciclica di Papa Francesco, ma che è facilmente comprensibile anche a chi non è strettamente collegato al mondo cattolico. Lo scopo è quello di rendere l’intera città a conoscenza delle cose belle che accadono a Como grazie alla disponibilità e alla generosità di alcuni cittadini che credono nelle relazioni e nella forza della fraternità. Ma è anche e soprattutto un invito all’azione, a mettersi in gioco liberamente, per dare un supporto ai volontari già attivi, ma soprattutto alle persone bisognose, creando una grande comunità, più che mai unita.

Solidarietà per tutti

«È nato tutto dall’esperienza del Covid - spiega Mauro Magatti, tra gli ideatori dell’iniziativa - Vivevamo un momento storico in cui ci sentivamo tutti collegati e solidali gli uni verso gli altri. Abbiamo pensato di sfruttare una piattaforma in cui i bisogni delle persone e le richieste delle associazioni comasche potessero essere soddisfatti dalle disponibilità dei singoli cittadini. Il modello era ed è tuttora valido, tanto che abbiamo ricevuto richieste di informazioni da altre città interessate, e si basa su un’idea di superamento della visione individualista della società. Tuttavia, a causa di qualche problema con la piattaforma, il progetto non ha mai preso piede».

Eppure non erano mancate, soprattutto nella fase di lancio, le iniziative di promozione. Eventi che, tra l’altro, avevano fatto ben sperare per il prosieguo dell’iniziativa, per il coinvolgimento delle realtà locali e per la grande attenzione che c’era stata da parte dei cittadini. «Ne abbiamo fatto un primo a ottobre, in città, trainato dallo slogan “Qualcuno ha visto mio fratello?” - racconta Valeria Cairoli, una delle persone che ha lavorato maggiormente al progetto - Nonostante la pioggia era andato piuttosto bene. C’è stata, poi, una seconda manifestazione a maggio, collegata a una gara di danza, che però aveva in sé già una serie di iniziative sociali. Due appuntamenti che avevano testimoniato la sinergia del territorio e la voglia di fare comunità. Dietro le quinte, poi, è stato fatto un importante lavoro di rete, per iniziare a conoscere le realtà associative comasche e a comprenderne le necessità. Per un certo periodo l’iniziativa ha funzionato: ci sono stati diversi match tra i bisogni e le disponibilità di privati. Alcuni, tra l’altro continuano a spendersi ancora oggi. Purtroppo, però, la piattaforma non ha funzionato al meglio. Da qui la necessità di perfezionare il modello e ripartire».

Ma adesso si riparte

Un rilancio, appunto, che sta per avvenire. Stesso schema, stessi ideali di fondo, ma con una serie di accorgimenti volti a snellire il processo di incontro tra bisogni e risorse dei cittadini e a favorire il coinvolgimento di tutti. «Per prima cosa, non si farà più riferimento alla piattaforma - spiega Stefano Naro, che con Camilla Bossi si occuperà di seguire questa nuova pagina della storia di Como Città Fratelli Tutti - Passeremo dalla newsletter, che già in passato aveva il compito di informare e invitare all’azione. Inoltre, attiveremo un apposito canale Telegram, per raggiungere anche la nuova generazione. Non ci sarà una campagna massiva come in occasione del lancio, ma ci auguriamo che la bontà dell’iniziativa e questi piccoli accorgimenti bastino per far ripartire il progetto».

L’invito, dunque, è quello di iniziare a iscriversi alla newsletter, inserendo nome e indirizzo mail nel form disponibile sul sito www.cittafratellitutti.it. La buona riuscita dell’iniziativa passa anche e soprattutto dall’impegno e dalla generosità di ogni singolo cittadino.

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