Kibarè dieci anni dopo. La storia di Ady e la sfida delle seconde generazioni

Venerdì 13 ottobre Serata evento all’Astra con la proiezione di “Wallay”. Un film che racconta il Burkina e l’Europa

Kibarè? Come stai? È questa la traduzione della parola che dà il nome all’associazione comasca nata a Como nel 2013 per iniziativa di un gruppo di operatori, medici e volontari con competenze in cooperazione internazionale mirata all’infanzia e al sostegno della famiglia in difficoltà in Burkina Faso. Kibarè è una parola nella lingua dell’etnia Mossi, la più numerosa e antica nel Paese, è stata scelta dall’associazione per porsi in modo diretto verso la popolazione locale, facendo così intendere l’interesse verso il loro reale benessere.

L’associazione Kibarè, che da 10 anni opera solo ed esclusivamente in Burkina Faso, ora ha organizzato un evento aperto a tutta la cittadinanza al Cinema Astra di Como, che si terrà venerdì 13 ottobre alle ore 21.

A raccontare l’iniziativa è Olivia Molteni Piro, instancabile signora dell’accoglienza comasca. «Per il decennale di operatività della nostra associazione abbiamo scelto di coinvolgere tutti, invitando i comaschi a seguire la proiezione di un film ambientato in Burkina Faso, Paese nel quale operiamo, e che tratta una tematica molto attuale: le seconde generazioni di immigrati in Europa e il loro percorso di costruzione di un’identità che deve tenere in considerazione la cultura di appartenenza e la cultura nella quale sono nati e cresciuti». Sul grande schermo del rinnovato Astra, “Wallay”: la storia di un adolescente francese meticcio che dovrà perdersi in Burkina Faso per poter capire chi è davvero.Si tratta di una commedia buffa, amara, commovente. Il senso di spaesamento e lo choc culturale di un giovane ragazzo francese, mandato a riscoprire le sue origini in Africa, sono raccontati con toni e atmosfere leggeri, ma la confusione che provocano in Ady riflette i mutamenti più profondi.

Dovendosi confrontare con le sue diverse origini, e affrontando varie sfide, Ady finirà per mettere in discussione le sue conoscenze e le sue certezze. La scoperta, la rivelazione, l’accettazione della sua identità a cavallo tra due culture permetteranno ad Ady di conoscersi e di crescere. Durante la serata sarà proiettato anche un video molto originale a cura di Emanuele Colombo e Paolo Terraneo, che racconta i 10 anni delle attività di Kibarè.

«La proiezione sarà seguita da un dibattito al quale parteciperanno, oltre ai due realizzatori del video di Kibarè, Maria Gaffuri e Sagia Hammoud, rispettivamente psicologa e mediatrice interculturale dell’associazione Lachesi, che forniranno una chiave di lettura supportata anche da esperienze personali del percorso di crescita e di conquista di un’identità plurima e armonica dei figli di immigrati nel nostro Paese» conclude Olivia.

Gli interventi di Kibarè in Burkina Faso spaziano dalle adozioni a distanza nel settore dell’istruzione alla realizzazione di centri di nutrizione per madri e bambini, realizzazione di scuole materne e primarie.

È stato poi lanciato recentemente un nuovo progetto: “Fili di Luce” mirato alla formazione professionale nel settore tessile e il successivo inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi fino ai 23 anni che hanno abbandonato la scuola.

L’evento, che si svolgerà venerdì 13 ottobre alle ore 21 al Cinema Astra, in via Giulio Cesare a Como che per l’occasione prevede un biglietto di ingresso di 10 euro, come contributo per i progetti di Kibarè.

Per informazioni [email protected] oppure 366 5004157.

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