La lettera di Ernesto: «La sua forza e la sua volontà ci aiutano a comprendere»

Giorno della memoria Una delle lettere inviate alla scrittrice sopravvissuta all’Olocausto dagli studenti

I ragazzi che hanno scritto queste lettere ora sono giovani uomini.

Chissà se hanno fatto tesoro del racconto di Ines e se ancora oggi pensano quando il 27 gennaio si ricordano la tragedia della Shoah e il piano di sterminio ebraico organizzato e pianificato dai nazisti.

La causa? «Un uomo solo accecato dal potere», è la sintetica e, purtroppo attualissima, analisi dell’allora tredicenne Ernesto.

Signora Figini,

vorrei esprimerle subito la mia opinione sul suo libro: le vicende narrate sono commoventi e profonde; le tragedie terribili non l’hanno abbattuta ma l’hanno invogliata ad andare avanti, trasformandola così in una testimone delle atrocità che sono accadute a migliaia di persone innocenti a causa di un solo uomo accecato dal potere.

Leggendo il suo libro mi sono reso conto di quanto siamo fortunati ad avere così tanti privilegi che molti non hanno potuto avere.

Ernesto

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