L’urlo degli studenti: «Regalateci un libro»

Diogene Torna questa settimana #ioleggoperché. Viaggio tra medie ed elementari: «Ecco le nostre letture preferite»

«Il club delle baby-sitter», «Diario di una schiappa», «Piccoli brividi». I bambini urlano a squarciagola il titolo del loro libro preferito, sventolando il volume in aria sopra la loro testa e controllando che io scriva correttamente il titolo in questione. I libri che preferiscono sono quelli che vorrebbero trovare nella loro biblioteca scolastica, di solito si tratta di collane composte da più volumi, se ne leggi uno e ti appassiona, vuoi sapere quali avventure attendono il protagonista. Ecco perché è importante che io non sbagli a prendere nota.

Piccoli grandi lettori

Siamo all’Istituto Comprensivo Statale Como Lago proprio per capire cosa vorrebbero leggere i bambini. Dal 4 al 12 novembre si terrà infatti #ioleggoperché, la campagna nazionale a favore delle biblioteche scolastiche organizzata dall’Associazione Italiana Editori. Tutti sono invitati a recarsi nelle librerie aderenti al progetto per comprare e donare libri alle scuole della propria città. Guardando gli occhi pieni di gioia e aspettative di questi piccoli lettori, non resta che accontentare le loro richieste.

Scalpitano intorno al taccuino i bimbi di quarta elementare riuniti nella biblioteca scolastica per l’occasione. Iris Luna Figini non ha dubbi: «“Sara e i mille mila”, “Il libro delle meraviglie perdute”, “Diario di una schiappa”. Mi piace molto leggere quando torno da scuola o la sera. All’interno della biblioteca scolastica è possibile trovare tanti libri interessanti e vorremmo trovarne sempre di nuovi».

Emily Carbon predilige: «“Le avventure di Geronimo Stilton” e “Diario di una schiappa”, ma leggo tutti i libri che mi capitano, mi piace proprio leggere e di solito lo faccio la sera prima di andare a dormire». Emily frequenta anche la biblioteca comunale, accompagnata dai genitori «ci vado ogni settimana perché finisco sempre i libri che prendo, almeno cinque ogni volta».

Olivia Pischedda preferisce «“Il club delle baby-sitter”, “Dory fantasmagorica” e adoro i fumetti e tutti i libri pieni di fantasia, leggo a scuola e a casa, appena ho tempo». Michele Scocozza ama soprattutto «“Piccoli brividi” e i libri di Luigi Garlando. Leggo anche quando a scuola ci sono dei momenti liberi».

Che volumi vorreste trovare nella vostra biblioteca scolastica? «Gialli, fantasy e fumetti. Alcune volte ci sono pochi libri di una collana, magari leggiamo un libro e vorremmo leggere il seguito, ma non c’è. Ho letto una storia che finiva dicendo “il seguito lo leggerai nel prossimo libro”, ma io non l’ho trovato qui in biblioteca – racconta Olivia - “Cane puzzone” per esempio è divertentissimo, li ho letti quasi tutti, me ne mancano due, li vorrei leggere, ma non li trovo nemmeno alla biblioteca di Como, non sono molto diffusi, ma sono bellissimi». «Ma puoi ordinarli e te li fanno arrivare da un’altra biblioteca» la rassicura Emily. Ci raggiungono anche due ragazzi delle medie che fanno riferimento a un’altra biblioteca scolastica dove ci sono libri dedicati alla loro fascia d’età. Pietro Visconti legge moltissimo, soprattutto fantasy: «Donare libri alla scuola può aiutare le persone anche a trovare la propria passione – afferma - Perché dentro i libri non ci sono solo parole messe in fila e storie, ma anche la passione di chi li ha scritti, quindi donarli può aiutare chi li legge a trovare la propria strada, non solo il genere letterario preferito». Romeo Noseda sostiene che «è molto utile donare libri per spingere tutti a leggere che è davvero un’attività molto bella. Ci si può perdere nei libri. Nella nostra biblioteca scolastica non ci sono molte biografie, essendo sportivo leggo le biografie di personaggi dello sport, soprattutto cestisti e non ce ne sono molte, ci vorrebbero anche più horror».

La biblioteca di via Brambilla

La biblioteca scolastica di via Brambilla è colorata, silenziosa e ci sono finestre che fanno entrare una calda luce naturale. Un luogo che invita alla lettura con scaffali ordinati, tavolini e sedie. «La lettura è quel sesto senso che va piantato, annaffiato, curato. I libri sono semi: alimentano la mente, accrescono l’intelligenza, la creatività, come il cibo irrobustisce le ossa e i muscoli» sosteneva Gianni Rodari. Nella biblioteca di via Brambilla, come in quelle di tutte le scuole, c’è ancora spazio per tanti libri nuovi, che bambini e ragazzini non vedono l’ora di leggere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA