
(Foto di butti)
La storia L’infanzia poverissima a Buenos Aires, poi l’Italia e il ristorante a Prestino: «Ora ho realizzato il mio sogno»
La giornata è stupenda e il cielo, come capita ogni tanto a giugno, è azzurrissimo. Maria Sombre cammina col marito per le vie di Milano. «A un certo punto – racconta – ci siamo imbattuti nella sede di un’università. Purtroppo non saprei dire il nome, non ci ho fatto caso in quel momento: era però una costruzione moderna, con un grande piazzale e l’ingresso a mo’ d’imbuto. Di fronte a me, uno sciame di ragazzi intenti a camminare dentro e fuori l’ingresso. Mi sembrava entrassero in paradiso. Hanno cominciato a cadermi le lacrime e mi sono detta: “Perché non ci provo?”». Così, a distanza di qualche tempo, a 78 anni compiuti, la signora Maria, terminati tutti gli esami, è a un passo dal realizzare il proprio desiderio: ottenere la laurea.
«In quel frangente ho deciso – aggiunge – sebbene non sapessi a cosa andassi incontro. Così, mi sono recata nei giorni successivi nel chiostro di Sant’Abbondio, la sede dell’Insubria. Ho guardato con attenzione l’offerta e ho optato per Mediazione interlinguistica e interculturale: sembrava la facoltà più adatta a me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA