Tutti in oratorio: che meraviglia le estati del Grest

Tradizioni “Tu per tutti” è il tema dell’edizione 2023. Occasione per riflettere sull’importanza delle relazioni

Che estate sarebbe senza il Grest? Viene davvero da chiederselo, vedendo la gioia sul volto dei tanti, tantissimi bambini che, anche quest’anno, con la fine delle scuole, hanno iniziato a frequentare le attività organizzate dagli oratori.

Giochi, laboratori, tornei sportivi, ma anche momenti di riflessione e di preghiera e gite sul territorio. La proposta estiva per eccellenza delle parrocchie lombarde (e non solo) racchiude, infatti, in sé moltissime sfaccettature, in grado di conquistare tanto i più piccoli, quanto i giovani animatori che scelgono di mettersi al loro servizio.

Il motto del Grest 2023: “TuxTutti”

Proprio questo, in particolare, sarà il motivo di riflessione del Grest 2023. “TuxTutti – E chi è il mio prossimo?” è il tema scelto dalle diocesi lombarde come fil rouge per tutte le attività in calendario nelle prossime settimane. Sarà «un lavoro concreto sull’importanza della relazione», spiega don Pietro Bianchi, direttore del Centro per la pastorale giovanile vocazionale di Como.

«Il Grest quest’anno ci invita a riflettere sull’idea di servizio e sul prendersi cura degli altri: si tratta di una chiamata che riguarda tutti: nessuno escluso, davvero», proprio come ci insegna, in primis, Dio, «che sempre si preoccupa di noi e che ci invita a fare lo stesso con i nostri fratelli».

Non a caso, l’immagine che guiderà la riflessione nelle settimane di oratorio estivo sarà «il Buon Samaritano: come si legge nella parabola che utilizza Gesù, mentre tanti vedono e passano oltre, quest’uomo si ferma e si prende cura della persona sofferente. Un esempio ancora attualissimo, su cui lavoreremo quest’estate».

Esperienze estive in oratorio

Peraltro, come aggiunge don Bianchi, «il format del Grest si presta benissimo a questo discorso: le esperienze estive in oratorio, in particolare, sono una forma preziosa di cura reciproca che investe tutte le età, dai nonni in cucina ai bambini che si divertono grazie agli animatori». La sfida più grande, in particolare, riguarda proprio questi ultimi, «che si mettono in gioco per un servizio concreto e si spendono per gli altri, assumendosi contestualmente una piccola responsabilità».

Allo stesso tempo, come sempre accade, «quando ti metti al servizio di un’altra persona, ti prendi cura automaticamente anche di te stesso: lo capisci dalla gioia che trasmettono questi ragazzi, impegnati da mattina a sera nelle attività di animazione e di gioco. Arrivano stanchi, sicuramente, alla fine del Grest, ma la loro gioia è contagiosa». Ed è così, insomma, che la cura reciproca diventa «un’importante esperienza trasformativa e di evangelizzazione».

Il ritorno dell’oratorio dopo la pandemia

L’oratorio estivo quest’anno torna, a tutti gli effetti, ai livelli pre-pandemia. «Se nel 2022 ancora avevamo qualche restrizione, stavolta abbiamo ripreso a pieno regime ogni attività. Negli oratori abbiamo assistito a una bella ripresa e questo ci permette di guardare al futuro con speranza e coraggio», sempre don Pietro. «Dall’altra parte, ci vorrebbero più figure adulte di coordinamento ed educatori: tante volte è faticoso trovare volontari e questo è un peccato».

In ogni caso, «di cuore il mio augurio per quest’estate che rivolgo ai più piccoli, ma anche agli adulti, è di stare insieme, di divertirsi e di condividere momenti di vera fraternità». Il bello della relazione è proprio questo: dopo anni «di contatti quasi solo virtuali, è tempo ora di ritrovarsi come comunità, a vivere in presenza il messaggio del vangelo».

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