Volti e storie di marginalità Per raccontare i diritti sospesi

La mostra Un’esposizione itinerante di fotografie realizzate da sei associazioni. L’obiettivo è anche raccogliere i commenti ei messaggi dei visitatori e coinvolgerli

I diritti sono tutti uguali? Sono garantiti per tutti e tutti allo stesso modo? Per riflettere su questi temi è stata presentata “Diritti sospesi”: mostra itinerante che si muove per le città e province di Como, Lecco e Monza Brianza. Un’esposizione di immagini fotografiche, scattate scelte e realizzate da sei associazioni che in questi territori operano nell’ambito della grave marginalità, della cooperazione internazionale e di percorsi di integrazione sociale: Asci Don Guanella Onlus, Como Accoglie Odv, Incroci, Osservatorio Giuridico per i diritti dei migranti, Namaste Missioni Consolata di Castello Brianza e Variopinto onlus di Limbiate.

“Diritti sospesi” ha debuttato durante la presentazione di “Como Città fratelli tutti”, quando gli 11 pannelli sono stati esposti vicino al Broletto di Como e hanno dato spazio a commenti e messaggi dei visitatori. In effetti è proprio questo l’obiettivo dell’esposizione composta da 20 foto, raccolte in 11 pannelli fatti da foto, testi, numeri e dati.

La mostra, che si intitola appunto “Diritti sospesi”, nasce dalla necessità di suscitare coinvolgimento verso l’impegno attivo a livello politico, sociale e personale per la tutela e la promozione dei diritti umani, sanciti dalla Dichiarazione universale proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.

L’idea di “Diritti sospesi” e della sua concreta realizzazione è una discendenza di #FormarePerAgire #AgirePerFormare, un’iniziativa di “Vicini di Strada” che ha organizzato corsi per volontari dedicati al pubblico di più giovani. La volontà è stata quella di contraddire la sbagliata consuetudine che riserva il mondo del volontariato ai più grandi: c’è tanto spazio anche per i ragazzi ed è a questo target che si rivolge il progetto.

Per coinvolge i più giovani in una riflessione che poi abbia un riverbero nella quotidianità di ciascuno, sono stati creati diversi incontri nelle scuole superiori per sensibilizzarli attraverso l’incontro con le realtà attive nei diversi ambiti territoriali locali.

Ora la mostra sta per tornare ad essere visitabile, l’8 luglio, nello Spazio Gener-azioni in via Val Mulini a Como nell’ambito di un evento di beneficienza realizzato sempre per #FormarePerAgire e durante il quale verrà proiettato il video “Rwanda 94: dalla storia alle storie”.

Un lungo cammino

Un cammino molto lungo e articolato, ben lontano da essere arrivato alla meta, che vuole continuare a puntare i riflettori sui diritti di tutti, in questo momento drammatico di crisi politica, sociale e umanitaria.

La mostra, che può essere richiesta per esposizioni estemporanee anche di un solo giorno, si focalizza sull’articolo 1 (libertà ed uguaglianza), 13 (libertà di movimento e residenza), 14 (diritto di asilo dalle persecuzioni), 22 (sicurezza sociale), 23 (lavoro), 26 (istruzione ed educazione).

Le tematiche sono definite e descritte da fotografie e da oggetti e simboli inseriti in teche di plexiglass, nella prospettiva anche visuale di elementi da conservare e proteggere. Al contempo la fragilità e il mancato rispetto dei diritti fondamentali trovano espressione nella sospensione di pannelli e teche su stender appendiabiti.

“Diritti sospesi” vuole incoraggiare lo spettatore a distaccarsi dall’aspetto nozionistico e a riflettere sulla garanzia e sulla violazione dei diritti non solo nel mondo, ma anche in contesti familiari e a lui vicini.

Chi osserva le immagini e gli oggetti infatti difficilmente rimane passivo, ma è naturalmente portato ad interrogarsi sulla propria posizione in merito ai temi proposti e, cosa quanto mai necessaria e auspicabile in questo momento storico, ad agire di conseguenza.

Per info e per richiedere di ospitare la mostra: Alessandro Saini [email protected] - 334 5281669 oppure Ileana Brioschi [email protected] - 392 7020923.

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