Canton Ticino: la popolazione cresce più lentamente rispetto al resto della Svizzera e anche grazie agli immigrati

L’andamento Molto pesante l’incidenza dell’incremento migratorio. Lo squilibrio legato al calo dei giovani e all’aumento dei più anziani

La popolazione ticinese cresce, ma meno di quella elvetica in generale. Alla fine dello scorso anno, il Ticino contava 352.181 abitanti residenti permanenti, ovvero +1.195 persone e +0,3%: in Svizzera, la popolazione residente permanente registrava 8.738.800 persone, ovvero lo 0,8% in più dell’anno prima.

In Ticino

Nel cantone incide l’incremento migratorio, pari a 1.868 persone, combinato a un saldo naturale di -562 persone. Dunque, i decessi superano le nascite, eppure si cresce. Nel 2021, gli arrivi in Ticino sono stati 9.155 (6.409 internazionali e 2.746 da altri cantoni) e le partenze 7.287 (4.515 inter-nazionali e 2.772 intercantonali). C’è un elemento particolarmente interessante, messo in rilievo dall’Ufficio statistica: «Il saldo migratorio del 2021 è il più alto dal 2016 (+2.432 persone), mentre il saldo naturale risulta negativo per il decimo anno consecutivo, tornando, dopo il picco del 2020 (-1.561) grossomodo ai livelli del 2018 (-596)».

Si crea così quello che viene definito uno squilibrio demografico, capace di radicarsi con il trascorrere degli anni. Nel 2021 i giovani sono ulteriormente calati (-323 il saldo demografico dei minori di 15 anni), gli anziani aumentati (+1.344 ultrasessantacinquenni). Infine, coloro che si trovano nella fascia d’età potenzialmente attiva hanno riportato un lieve incremento (+174 persone). Fanno la differenza migrazioni: entrano per nascita o immigrazione nella fascia 0-14 anni meno persone di quelle che escono per emigrazione o perché hanno compiuto i 15 anni.

Il Ticino si fa notare per l’indice di dipendenza dei giovani più basso in Svizzera (20,2 giovani ogni 100 persone potenzialmente attive; 22,9 a livello nazionale) ma anche quello di dipendenza degli anziani più elevato (36,7 anziani ogni 100 persone potenzialmente attive; 28,9 a livello nazionale). Ancora, l’età della popolazione e più alta in Svizzera (23,4%; dato nazionale: 19,0) e non solo. Ci sono 181,5 (dato nazionale: 125,9) anziani ogni 100 giovani (177,3 nel 2020). Detta in altro modo, in 30 anni la quota di ultrasessantacinquenni è aumentata di 7,2 punti percentuali (dal 16,2% del 1991 al 23,4% del 2021), e ogni 100 persone potenzialmente attive emergono 13,5 anziani in più (da 23,2 a 36,7 nello stesso lasso di tempo). Una situazione destinata ad accentuarsi.

Stranieri

È il dato degli stranieri che mantiene un volto meno vecchio, anche se non giovanissimo.

La popolazione immigrata conta 97.871 persone, il 27,8% della popolazione residente permanente. Ancora, lo scorso anno i flussi migratori hanno accresciuto la quota straniera di 2.613 persone. Altri dati: la differenza tra nascite e decessi è di +88 persone e 1.379 stranieri hanno acquisito la nazionalità elvetica. Si tratta di una popolazione decisamente varia, perché spiccano 157 nazionalità. Molto frammentate, perché poi poche sono le nazionalità capaci di superare mille persone. Primi sono gli italiani (60.609 persone), dei portoghesi (7.129), quindi tedeschi (2.890), serbi (1.930), spagnoli (1.698), kosovari (1.690), croati (1.538), bosniaci (1.425), rumeni (1.228) ed eritrei (1.201). Dieci nazionalità costituiscono l’83,1% della popolazione residente permanente straniera in Ticino. Sette stranieri su dieci hanno permesso di domicilio (68.237 persone), tre su dieci di un permesso di dimora (27.300); infine ecco gli ammessi provvisoriamente (1.625), i dimoranti temporanei (566) e i richiedenti l’asilo (119).

Colpisce anche la differenza di impatto sulle fasce d’età. Tra i giovani e gli adulti il saldo migratorio è positivo (+483 persone minori di 15 anni rispettivamente +1.484 persone tra i 15 e i 64 anni), negativo invece quello relativo agli anziani (-99 persone di 65 e più anni). Complessivamente, sono gli stranieri a generare il maggior numero di movimenti (il 75% degli arrivi e il 58% delle partenze) e questo grazie soprattutto agli spostamenti internazionali, mentre gli svizzeri sono storicamente più mobili quando si considerano i soli movimenti interni alla Svizzera, si rimarca.

Negli ultimi 11 anni, però, il saldo migratorio era diminuito notevolmente, -976 persone nel 2015 e, ancora, -669 persone nel 2020. Se si genera un saldo positivo con gli al-tri cantoni è per la fascia tra i 35 e i 78 anni (+543). Le persone tra i 16 e i 34 anni e di oltre 79 anni mantengono saldi intercantonali negativi (-585 rispettivamente -36).

In Svizzera

Internamente, poco si muove. Eccezione il Bellinzone se (+281 persone arrivate da altre regioni del cantone), seguito dal Locarnese e Vallemaggia (+110) Calo invece per Luganese, Mendrisiotto e Tre Valli.

In Svizzera nel quasi 1,7 milioni di persone avevano almeno 65 anni

E ancora, la popolazione residente permanente contava 8.738.800 persone, ovvero lo 0,8% in più dell’anno precedente. Una donna su cinque e un uomo su sei avevano più di 64 anni. L’Ufficio federale di statistica denota che la popolazione residente permanente della Svizzera ha segnato una progressione pari a 68.500 persone (+0,8%).

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