La grande sfida dei trasporti, un progetto che interessa anche il territorio comasco

Le infrastrutture Alptransit guarda al mare, verso sud. Il primo cittadino di Lugano: «In un mandato la consigliera svizzera ha visto quattro ministri italiani»

Anche a Lugano, la Capitale economica del Cantone e nell’ultimo al primo posto tra le mete turistiche della vicina Confederazione (e non solo), l’argomento legato alle infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie, è sempre d’attualità. E così, durante la lunga chiacchierata con il sindaco Michele Foletti, fa capolino la richiesta (di buonsenso e di grande pragmatismo) a Berna - ma inevitabilmente rivolta anche all’Italia - di prolungare Alptransit verso sud. E così alla domanda diretta - “Se dovesse fare una richiesta a Berna in questa fase del post Covid” - la risposta del primo cittadino è stata diretta e ben argomentata, ricordando che quest’anno il Governo federale è guidato dal ticinese Ignazio Cassis.

Le parole del sindaco di Lugano

«Non ho dubbi. Prolungare Alptransit verso sud - le parole di Michele Foletti - L’argomento interessa anche il vostro territorio. Lo scorso autunno abbiamo ospitato un interessante simposio a Lugano cui hanno partecipato anche il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Ligura Giovanni Toti e con loro c’erano anche le autorità portuali. Da voi si sta giocando la delicata partita dei fondi connessi al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). In quella sede, era stata confermata la disponibilità del Governo Draghi a finanziare con 8 miliardi di euro un nodo intermodale e ferroviario al servizio del porto di Genova, città che storicamente rappresenta il nostro sbocco a mare. Non so quanto le turbolenze politiche italiane possano aver incrinato questo ambizioso progetto. Spero e mi auguro che possa trovare degna concretizzazione. E’ evidente che per noi Genova è una città strategica e come per il Ticino lo è anche per la Svizzera centrale. Un collegamento ferroviario moderno ed efficiente con Genova sicuramente è fondamentale anche per lo sviluppo economico della Svizzera, che così non dovrà più rivolgersi unicamente ai porti olandesi o tedeschi. Purtroppo qualche problema c’è anche da noi. Sembra che il Consiglio federale voglia ritardare questo progetto. Spero possa cambiare idea. Questo investimento è strategico e non riguarda solo il traffico merci, ma anche il traffico passeggeri».

Ma forse c’è una criticità

Anche se alla voce “traffico passeggeri”, il sindaco evidenzia una possibile criticità: «Se in due ore e mezza si potrà andare in treno da Zurigo a Milano c’è la possibilità che Lugano venga bypassata. La nostra bravura deve essere quella di diventare un punto di interesse strategico sull’asse Zurigo-Milano. Vedremo però quali scelte opererà il nostro Governo e bisognerà capire anche se andrà a buon fine la vicenda dei fondi legati al vostro Pnnr».

Infine Michele Foletti rivela anche un aneddoto: «Ribadisco che da voi servirebbe maggiore serenità politica. L’allora consigliera federale Doris Leuthard - che aveva la delega ai Trasporti - mi ha confidato che durante il suo mandato ha parlato con ben quattro diversi ministri italiani dei Trasporti. Ciò significa che ogni volta ha dovuto ricominciare daccapo o comunque riprendere con difficoltà un discorso interrotto dall’avvicendamento tra un ministro e l’altro».

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