La natura svizzera è un’arma vincente: tante idee dal marketing

La strategia “Svizzera Turismo” ha elaborato una serie di proposte. L’obiettivo è riscoprire i corsi d’acqua e i panorami mozzafiato

Si annaspa nel caldo, ma il fresco non è solo un sogno. Lo cavalca nei suoi programmi Svizzera Turismo. Partendo dalle attività refrigeranti nella Regione di Interlaken, musica per le orecchie di chi si crogiola nell’afa.

Protagonisti speciali i due laghi e la catena montuosa del Cantone di Berna. In effetti, a 586 metri di quota al centro tra il lago di Thun e quello di Brienz, Interlaken caratterizza le sponde del fiume Aare con costruzioni in legno e più moderne concezione in armonia con il contesto naturale. In 10 minuti di funicolare, si giunge sull’Harder-Kulm a 1.322 metri di quota e i panorami pazzeschi sono garantiti. Natura, e non solo: ci sono le rovine del castello di Unspunnen ed è possibile usufruire della ferrovia a cremagliera che dal 1893 conduce alla Schynige Platte. Insomma, meraviglie naturali, tracce di storia e pegni di tecnologia per far sentire la vicinanza a questo speciale ambiente.

Parchi verdi

Ancora, si propone l’Höhematte Park, un’area di 14 ettari nel cuore di Interlaken, calamita per i parapendii. Senza contare altre chicche come il villaggio di Unterseen e il Museo del Turismo. Avanti per gli amanti dello sport fino a Jungfraujoch.

In questa regione, dalla primavera proliferano gli sport acquatici di ogni tipo, poi trekking, alpinismo, free climbing, vie ferrate, bici e mountain bike. C’è da sbizzarrirsi.

Tornando a Thun, città significa ancora acqua e divertimento sotto ogni forma. Lago, fiume, fontane danno leggerezza.

Non serve insomma andare nelle aree incontaminate dall’uomo. In effetti, il centro storico è un gioiello godibilissimo e le numerose fontane lo scandiscono. Non solo, c’è lo storico stabilimento balneare Schwäbis e recandosi all’imbarcadero vince il surf sull’Aare. Infine sul ponte del “Blümlisalp” altri paesaggi sono assicurati e in estate invita il battello a vapore della Belle Époque.

Tra gli itinerari, Il sentiero delle tre cascate, da Boeningen a Brienz, tra prati, boschi e rocce selvagge. Si presentano tre cascate completamente differenti tra loro, il colore del lago di Brienz e un hotel storico con molo e funicolare privata. Bus o battello a disposizione.

Ma se tutto questo non basta, si offrono altre meraviglie a colpi di fresco e sguardi su bellezze naturali.

A cominciare dalla gola del ghiacciaio inferiore di Grindelwald: un tempo coperta da ghiaccio glaciale, è accessibile attraverso gallerie rocciose e tunnel ed è una meta molto apprezzata dai turisti.

Testimonianze

I racconti riportati dagli ospiti sono univoci: sono momenti che non si possono scordare. Nella gola del ghiacciaio, camminare, ascoltare, guardare e sentire donano un’esperienza unica. L’acqua scrosciante e impetuosa della Lütschine, i riflessi di luce che si ricreano lungo le pareti, gli sbalzi temperatura e il vento fresco sono una sfida nella sfida. Seile aree tematiche: sintonia, formazione della gola, geologia, acqua, ghiacciaio ed esperienze mistiche. E d’estate, si può vivere la gola anche il venerdì sera.

Tiene banco il Canyon Swing. Anche qui le emozioni sono garantite. Da una piattaforma sopra alla gola gli amanti dell’avventura possono lanciarsi, assicurati a una fune, in un precipizio alto 90 metri. Come funziona? La fune ferma la caduta libera a 85 metri e i coraggiosi saltatori dondolano più volte con velocità fino a 120 km/h lungo la stretta gola del ghiacciaio. Bisogna prenotare per vivere questa esperienza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA